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Voti in cambio di poltrone, Rossi attacca Lattuca: "Non trasformerai Cesena in Collodi"

L'aspirante sindaco: "La notizia, lo ripetiamo ancora una volta, è una menzogna perché il nostro approccio è esattamente l'opposto, ovvero dialogo aperto e trasparente con tutti"

"Ci avevano avvertito: "Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia"". A dichiararlo è l'aspirante sindaco di Cesena, Andrea Rossi, che attacca il rivale Lattuca dopo le accuse di aver offerto poltrone in cambio di voti. "In campagna elettorale vale tutto - spiega Rossi. - L'abbiamo scoperto, assieme a tanti cesenati, in queste ultime settimane e ce l'ha ricordato ieri Enzo Lattuca quando, mentendo sapendo di mentire, ci ha accusato di promettere poltrone in cambio di voti. La notizia, lo ripetiamo ancora una volta, è una menzogna perché il nostro approccio è esattamente l'opposto, ovvero dialogo aperto e trasparente con tutti ma eventuali accordi solo sui programmi. Offrire poltrone in cambio di voti è un vecchio modo di fare politica che il Pd conosce bene ma che a noi non interessa". 

"Per fortuna la bugia e l’inganno hanno una data di scadenza e tutto alla fine si scopre - conclude Rossi. - E anche questa bugia, alla fine, crollerà. Ma questo modo di fare politica, mettendo in bocca all'avversario parole mai proferite, è proprio una di quelle ragioni che mi hanno convinto a scendere in campo. Perché Cesena - che non è Collodi - merita di essere amministrata da persone serie e competenti e non da prestigiatori disposti a tutto pur di non perdere le loro poltrone. Al di là dei programmi, delle idee e dei progetti, una bugia è una bugia e anche se "in campagna elettorale vale tutto" noi non smetteremo mai di indignarci". 

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