Valle del Savio, la Lega alza le barricate contro la riorganizzazione del servizio 118

All'indomani dell’incontro promosso dall’amministrazione comunale di Bagno di Romagna, la Lega Nord si scaglia contro il modello organizzativo del Pronto intervento e 118 per la valle del Savio. "Hanno addirittura avuto il coraggio di autocompiacersi per gli ottimi risultati ottenuti - queste le prime parole di Gianni Facciani, coordinatore leghista della valle del savio che poi attacca -. La nostra è una realtà territoriale complessa, montana, con borghi e plessi residenziali distanti decine di km l’uno dall’altra. L’approccio “imprenditoriale”, messo in atto dai vertici dell’Ausl di Romagna con buona pace dei sindaci di zona, fatto di tagli e logica del profitto, è tipico di questa sanità regionale che mette al centro della propria azione non le persone ma i numeri". "Oltretutto - continua Facciani - i tecnici dell’Ausl hanno confermato ciò che noi, tempo addietro denunciammo e cioè che questo tipo di riassetto organizzativo a cascata risulta più dispendioso di quello precedente. Insomma, si spende di più per un’ambulanza in meno e il doppio dei disagi".

A protestare è anche la consigliera comunale di Mercato Saraceno, Ombretta Farneti che dà voce alle preoccupazioni del proprio territorio: "essendo un incontro pubblico su un tema che investe anche il nostro Comune, mi aspettavo la presenza in prima fila del sindaco Monica Rossi ma mi sbagliavo. Il diritto alla salute dei propri cittadini e la salvaguardia del proprio nosocomio sono stati i temi della sua campagna elettorale. Dov'è adesso? Di fatto - conclude Farneti - questa riorganizzazione lascia Mercato scoperta e penalizza ancora una volta la montagna e i suoi abitanti. Se anche la vita di una sola persona che abita nella nostra area fosse messa a rischio da una riorganizzazione che non tiene conto di tutti i fattori in campo, si dovrebbe subito fare subito un passo indietro. Questo è quello che chiediamo".