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Un direttore per la Malatestiana: "Ruolo delicato, serviva procedura pubblica"

"A nomine così delicate e importanti occorreva innanzitutto dare pubblica evidenza, attraverso una procedura concorsuale"

"Mancano pochissimi giorni alla nomina diretta da parte del Sindaco, scegliendo fra i candidati che hanno superato la prima selezione prevista, delle due figure che assumeranno ruoli che Cesena considera, o forse dovrebbe considerare, davvero cruciali". La riflessione è di Cesena Siamo Noi "fra coloro che, negli anni della passata legislatura, hanno con forza rivendicato quanto la figura del direttore, soppressa per troppi anni, fosse necessaria alla Malatestiana. Solo a fine mandato l’Assessore alla Cultura Castorri, ha allineato il proprio parere a quello delle opposizioni, auspicando la nomina di un direttore scientifico".

"Possiamo apprezzare solo a metà questa inversione di rotta, confermata anche della Giunta attuale, in quanto le sfide che attendono la Biblioteca Malatestiana avrebbero avuto bisogno di una figura di direttore completa, e non limitatamente alla parte di attività scientifica, seppur importante.  Siamo ora a segnalare alcune questioni di metodo relative a tale incarico, che avremmo auspicato essere decisamente più condiviso. A nomine così delicate e importanti occorreva innanzitutto dare pubblica evidenza, attraverso una procedura concorsuale, che garantisse la migliore qualità possibile nella selezione delle competenze necessarie per guidare la Memoire du Monde".

Prosegue Cesena Siamo Noi: "Purtroppo l’Assessore non ha ritenuto di dedicare al tema una Commissione Consiliare per approfondire le molte criticità di cui nel recente passato è stato oggetto il tema e poter dare, anche puramente a titolo consultivo, indicazioni per la redazione del bando e la costituzione della commissione per la preselezione.  Auspichiamo siano stati coinvolti i membri del Comitato Scientifico della Malatestiana, presieduto dal professor Andrea Daltri, che si sono, nel recente passato, messi al servizio della città con grande generosità e successo per la programmazione culturale. Ci piace anche citare il valore del parere in merito che avrebbero avuto direttori del passato e di quanti hanno partecipato alle attività di quella che era l’Istituzione Biblioteca Malatestiana. Spiace che non si sia voluto allargare il cerchio di un dibattito pubblico, in cui fare il punto delle esigenze e delle criticità di un organismo in continuo cambiamento e così profondamente identitario per Cesena". 

"Venendo all’oggi, ci chiediamo perché sia il solo Sindaco ad assumersi questa responsabilità e pare ozioso trincerarsi dietro norme e regolamenti per prendere atto che questo prevedono; di fatto nulla avrebbe vietato che il nostro Sindaco venisse affiancato, a puro titolo consultivo, da addetti ai lavori esperti, provenienti da scenari nazionali e internazionali. Gli incarichi fiduciari previsti dalle norme e legati alla figura del primo cittadino possono essere considerati adeguati per altri ruoli: per la Biblioteca Malatestiana il rapporto fiduciario è con la città, ben oltre il mandato di una Giunta.  A sigillarlo devono essere criteri di massima competenza ed esperienza, maturate in contesti rilevanti per un direttore di biblioteca con sfide importanti da affrontare. Ci aspettiamo quindi che la scelta ricada sul migliore curriculum in assoluto, tra quelli selezionati dalle commissioni, sia per il delicato ruolo di direttore sia per quello di nuovo dirigente del settore, che dovranno lavorare in sinergia costante". 

"Si tratta - conclude il movimento - nell’insieme di una opportunità politica persa su un tema decisivo per il futuro culturale e, secondariamente, turistico di Cesena. Ben vengano le adesioni a capitali del libro, ma serve, per non inseguire solo titoli di giornale, operare scelte politiche coraggiose e lungimiranti, per far fare un salto di qualità all’attuale condizione della nostra Biblioteca Malatestiana, con spazi e servizi da riorganizzare e migliorare".   

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