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Sicurezza, Vandelli (Uil): "Chiediamo a tutti di fare la propria parte"

Per Ugo Vandelli, referente per la sicurezza Uil Cesena, "il fattore (in)sicurezza che vive giorno dopo giorno il popolo cesenate assume connotati drammatici e non è più possibile minimizzare i fattori di rischio"

"Dopo l’ennesimo atto di violenza nei confronti di una donna - tre negli ultimi giorni quelli resi pubblici - chiediamo una maggiore attenzione anche da parte del mondo politico a questo annoso problema". E' quanto afferma Ugo Vandelli, referente per la sicurezza Uil Cesena, secondo il quale "il fattore (in)sicurezza che vive giorno dopo giorno il popolo cesenate assume connotati drammatici e non è più possibile minimizzare i fattori di rischio".

"Che Cesena abbia un problema generale di sicurezza che tocca da vicino la collettività lo ripetiamo da tempo, ed i fatti preoccupanti di questi giorni, peraltro di natura assai diversa tra loro, non cambiano in un senso o nell'altro la nostra opinione - dichiara Vandelli -. Questa è l’occasione, con il livello alto di attenzione dell’opinione pubblica allarmata dagli eventi, per ripetere come il problema della sicurezza, del controllo del territorio e del contrasto al crimine ci pare sottovalutato da parte delle istituzioni. Già nella passata legislatura si è molto discusso sul sottodimensionamento delle dotazioni delle forze dell’ordine nella nostra città, soprattutto a fronte di crescenti richieste di sicurezza da parte dei cittadini e a fronte di un andamento dei reati tutt'altro che tranquillizzante".

"Certo a Cesena gli omicidi, per fortuna, sono ancora episodi sporadici - prosegue -. E’ però riconosciuto dalla gente come altri reati, ad esempio i furti finiti anche con delle lesioni, siano in crescita preoccupante. Ancora una volta quindi chiediamo a tutti di fare la propria parte per affrontare nel modo più efficace questo problema, prima che ci sfugga di mano. Il sindaco in varie occasioni promise di impegnarsi per un riequilibrio delle forze di polizia a vantaggio di Cesena, lo invitiamo ad insistere su questo punto con più efficacia presso le autorità competenti (questore e prefetto). Invitiamo i parlamentari locali a fare analoghe azioni in parlamento e verso il governo, anche per un uso più razionale delle risorse a disposizione. Invitiamo infine la magistratura a non sottovalutare reati come la violenza nei riguardi delle donne e dei minori, reati purtroppo in crescita anche nel nostro territorio, particolarmente odiosi, e difficili da contrastare".

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