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Turismo, Forza Italia: "Il 100% della tassa di soggiorno sia spesa in promozione degli eventi"

“In materia turistica proporremo all'assemblea legislativa regionale un automatismo che consenta di tradurre alla pari i proventi dall’imposta di soggiorno in attività promozionale"

Del tema turismo, e anche dei danni causati agli operatori, s'è discusso lunedì pomeriggio all' Hotel Miramare di Cesenatico, con il senatore Maurizio Gasparri, il coordinatore dell’Emilia Romagna per Forza Italia Adriano Paroli , il coordinatore provinciale e vicario regionale Luca Bartolini.

“In materia turistica, sostegno al territorio ed alle imprese del settore, proporremo all'assemblea legislativa regionale un automatismo che consenta di tradurre alla pari i proventi dall’imposta di soggiorno in attività promozionale. Facciamo un esempio, il Comune di Cesenatico  incassa oltre due milioni di euro dall’imposta di soggiorno e parimenti nel deve destinare uguale cifra per programmare eventi ed opere in ambito turistico. Oggi capita che di quella cifra la giunta di sinistra ne metta a preventivo poco più di 350mila. Ed oltre alle minori risorse, manca l'ascolto della categoria da parte dell'amministrazione comunale e non c'è pianificazione a medio e lungo termine, mettendo in difficoltà le aziende del territorio in un settore dove la concorrenza è molto agguerrita". lanciare l'idea è Fabrizio Ragni, coordinatore comunale di Forza Italia a Forlì e candidato per gli azzurri alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio 2020. 

"Ho presentato le priorità del mio impegno politico in questa brevissima ma decisiva campagna elettorale. In poche parole: più Romagna, meno tasse, meno lacci e vincoli burocratici per cittadini e imprese , rilancio del turismo , dei servizi e delle infrastrutture, tutela delle belle arti e dell'ambiente come volano dell'economia": elenca Fabrizio Ragni che spiega: "In termini di trasferimenti statali e regionali la Romagna è bistrattata  da sempre dai governi di sinistra. Ed è ulteriormente dimenticata la nostra provincia Forlì-Cesena, rispetto alle "cugine" Ravenna e Rimini. Paghiamo il dazio in termini di minori risorse trasferite e minori attenzioni per il rilancio logistico e infrastrutturale. Porto un solo esempio:   il turismo costiero, dunque prevalentemente  romagnolo, se si esclude Ferrara,  procura l'80% dell'intero Pil regionale, ma dalla Regione arriva alla Romagna meno del 50% delle risorse.  Così non si può andare avanti. Chiediamo il riequilibrio”: conclude il candidato alle prossime elezioni regionali del 26 gennaio 2020 Fabrizio Ragni. 

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