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Trasporto pubblico, si paga sui km: "Penalizzati solo i piccoli comuni montani"

A chiederlo sono Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna e neoeletto in Parlamento, e il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli che, nel merito, ha presentato un’interrogazione in Regione

"Bloccare immediatamente la nuova modalità di ripartizione dei contributi consortili per il 2018, previsti dall’ Agenzia mobilità romagnola (AMR) per il bacino di Forlì/Cesena, che penalizza pesantemente solo i piccoli Comuni dell’area collinare e montana". A chiederlo sono Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna e neoeletto in Parlamento, e il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli che, nel merito, ha presentato un’interrogazione in Regione.

"Non è davvero possibile - aggiungono - che lo snellimento o l’efficientamento della governance del sistema trasportistico romagnolo, obiettivo che rimane solo sulla carta, attraverso la costituzione di una nuova Agenzia, si traduca in un rinnovato ’parametro per il calcolo delle quote’ che aumenta esponenzialmente i costi solo ai Comuni con situazioni economicamente più complicate".

"Ci spieghi quindi la Regione quali siano le ragioni e i motivi di questa decisione, a chi spetti la responsabilità di averla messa in pratica e secondo quali crtieri, che risultano davvero poco trasparenti - chiosano Morrone e Pompignoli -. Ma ci dica anche la Giunta Bonaccini se intende concretizzare le promesse di più attenzione per i Comuni delle zone collinari e montane o se, al contrario, continui a perseguire politiche di cancellazione di servizi e di scarso sostegno a queste realtà, che sono essenziali per la tutela della montagna e per evitare lo spopolamento".

Solo per fare pochi esempi - continuano gli esponenti del Carroccio - dalla tabella di riparto dei contributi emerge che Verghereto da 3.625,55 euro dovrà versarne 46.035,23; Mercato Saraceno da 22.243,55 dovrà versarne 90.964,89; Sarsina da 5.580,68 passerà a 44.122,16; Civitella di Romagna da 7.101,86 passerà a 67.566,10; Galeata da 10.724,70 a 41.567,40, a fronte di Cesena che, al contrario, vedrà diminuire la quota da 1 milione e 753.736,29 euro a 1 milione 628.699,96 euro”.

“Di sicuro - concludono - l’Agenzia mobilità romagnola sembra rientrare a pieno titolo tra quei ‘baracconi di Area Vasta’, promossi dalla Regione, che dovrebbero semplificare le governance, snellire, rendere più efficienti i servizi, mentre accade regolarmente il contrario, come ad esempio l’Ausl Unica della Romagna".

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