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Telecamere di sorveglianza, il sindaco: "Investiti quasi quattro milioni. Sistema attuato al 50%"

Lucchi replica al Movimento 5 Stelle sul tema sicurezza, e in particolare sulle telecamere di sorveglianza, dopo le polemiche degli scorsi giorni

In consiglio comunale il sindaco Paolo Lucchi ha risposto all'interpellanza arrivata dai banchi del M5S, in particolare dal consigliere Claudio Capponcini. Il tema è quello della sicurezza, con particolare riferimento alle telecamere di sorveglianza che presidiano la stazione e altre zone della città.

"Del Progetto Man ad oggi sono state espletate le seguenti fasi:il completamento del 1° Lotto Stralcio A (Canalizzazioni e cavo fibra) per 1.200.000 euro; il contratto per 1° lotto Stralcio B (telecamere e hardware) per 900.000 euro, con i lavori che si stanno eseguendo già in queste settimane; è in fase di appalto e di completamento delle procedure di gara il 2° lotto Stralcio A (canalizzazioni e fibra) per 1.000.000 di euro; per il 2019 è previsto un ulteriore lotto del valore di 500.000 euro, per telecamere, per il quale sono state affidate la progettazione e la futura Direzione Lavori; nell'ambito del progetto complessivo, è stato poi completato anche uno stralcio funzionale nella zona stazione per 200.000 euro".

"Ciò significa - rimarca il sindaco - che ad oggi per il sistema Telecamere di sicurezza sono stati finanziati e investiti da questa Amministrazione 3.800.000 euro".

"Forse val la pena che io le fornisca anche qualche delucidazione sulla tipologia tecnica delle telecamere, che, essendo di nuova generazione, non sono più “dome”, e cioè costituite da un’ottica che ruotava a 360°. Nel nostro caso, si tratta invece di telecamere “fisse multi ottica”. Ciò significa che ogni telecamera può contenere fino a 4 ottiche, che garantiscono le riprese della zona in più angolazioni ritenute necessarie. Per fare un esempio concreto, questo significa che le 28 telecamere poste in zona stazione, in realtà interagiscono come se fossero circa 60".

"Le telecamere installate ad oggi sono: 28 in zona Stazione, già funzionanti; 128 sono in fase di posa (con l’appalto del 1° lotto stralcio B), 22 di queste sono dedicate alla lettura targhe. 65 telecamere sono attualmente in fase di progettazione (con il 2° lotto stralcio B). 24 di queste sono dedicate alla lettura targhe".

 "Ciò significa che, con quanto già in parte realizzato e con il completamento dei lavori in corso di esecuzione e/o di progettazione e comunque già finanziati, relativamente alle telecamere ed al loro piano di completamento, lo stato di attuazione si attesta intorno al 50%".
"Immagino che la sorprenderà - prosegue Lucchi - ascoltare questa affermazione, poiché chi in queste settimane le ha fornito informazioni diverse (giunte da fonti non note, peraltro), l’ha purtroppo messa nelle condizioni di diffondere dati non esatti".

"Inoltre, vale la pena di ricordare come con delibera di giunta Comunale n.268 del 02/10/2018, sia stata approvata la Convenzione con la società Open Fiber SpA, per la realizzazione di infrastrutture e reti dati ad alta velocità sul territorio comunale. Ciò allo scopo di regolamentare l’utilizzo sinergico delle infrastrutture esistenti. Infatti, la Società ha avviato un piano per la realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica su scala nazionale, accessibile a tutti gli operatori interessati, nel rispetto della normativa vigente a livello nazionale ed europeo ed in pieno accordo con l’attuale Governo, come a tutti è capitato di leggere".

"In particolare Open Fiber S.p.A intende realizzare un Piano “Fiber to the home” (FTTH) finalizzato a portare la fibra spenta fino alle unità immobiliari, abilitando una rete a Banda Ultra Larga (Ultra Broadband - BUL), per offrire diritti di accesso a tutti gli operatori TLC che ne facciano richiesta. La previsione di Open Fiber è quella di raggiungere con la BUL (pari a 1Gbps) circa il 70% delle abitazioni del Comune di Cesena".

"Mi sono permesso di ricordarlo perché, grazie a questo impegno, la nostra città vedrà ampliare in modo significativo e qualitativo l’infrastruttura in fibra ottica di proprietà del Comune di Cesena, accelerando quindi il completamento del Piano Telecamere".

 La centrale di videosorveglianza

"La Centrale di videosorveglianza è integrata nella centrale operativa della Polizia municipale, presso la nuova sede inaugurata a giugno scorso. L'orario di servizio della stessa va dalle 7.00 alle 0.45. Con un progetto di ampliamento dell'orario di servizio, negli ultimi tre anni lo stesso è stato prorogato fino alle ore 02.00 per 200 giornate, in particolare dalla primavera a fine anno, quando la città gode di una maggiore “vitalità”.

"La videosorveglianza viene utilizzata, in parte come supporto registrato ed in parte è in visione diretta a cura degli operatori della centrale operativa. Le immagini vengono naturalmente messe a disposizione delle forze di polizia, quando richieste. A fine dello scorso mese di novembre, è stato approvato, con deliberazione di Giunta, il progetto del Controllo di vicinato. Di seguito è stato sottoscritto, come necessario, il protocollo d'intesa con la Prefettura, indispensabile per la concretizzazione del percorso".

"Dopodichè a cura del Comandante della Polizia municipale Giovanni Colloredo ed in accordo con il Coordinatore degli stessi Fabio Pezzi, sono attivati contatti con i Presidenti di Quartiere e, proprio il 4 marzo scorso, si è tenuto un incontro formale, nel corso del quale si è iniziato a valutare i luoghi nei quali sia prioritaria l'attivazione del controllo di vicinato, anche a seguito di specifici incontri con i cittadini, nell’ambito di un coordinamento garantito dai Quartieri stessi, come stabilito nel nostro Protocollo, che definisce modalità di attivazione e di attuazione del controllo territoriale".

"Inoltre, durante lo stesso incontro i Presidenti di quartiere hanno incontrato i protagonisti dei gruppi di vicinato di Poggio Torriana, per esaminare il loro Piano, già concretizzato. Ad oggi, non sono giunte da parte dei privati richieste di installazione di telecamere. Ma è facile spiegare il perché. Come è noto, infatti, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la presenza di telecamere sul territorio, l’Amministrazione comunale di Cesena nell’ottobre scorso ha sottoscritto un protocollo pubblico-privato con Associazioni d’impresa e sindacati dei lavoratori del nostro territorio, con l’obiettivo di allearsi  per collaborare in materia di sicurezza e di videosorveglianza".
"Con questa scelta si è concluso un percorso avviato nel giugno scorso quando, dietro sollecitazione di alcune Associazioni di categoria, ci si è messi al lavoro per verificare la possibilità di far dialogare i sistemi di videosorveglianza installati dai privati con la centrale operativa installata nella nuova sede della Polizia Municipale e destinata a diventare il cervello operativo della rete di videosorveglianza che il Comune sta realizzando".

"Tutto ciò premesso per rammentarle che, poichè in questa fase il Protocollo è promosso presso i loro associati da Associazioni e Sindacati, certamente le domande di adesione allo stesso si concretizzeranno non appena il bando per contributi da destinarsi alle imprese che installeranno telecamere da collegarsi alla rete di videosorveglianza pubblica, sarà operativo".

"Lo stesso – lei lo rammenterà, ci è stato richiesto in sede di predisposizione del bilancio 2019 dalle Associazioni d’impresa - prevederà un contributo pari al 50% della spesa, fino ad un massimo di 1.000 euro. La Polizia Municipale prima e il Tavolo Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica poi, valuteranno ogni singola richiesta di convenzionamento. Successivamente, in presenza del parere favorevole di tali organi e della sottoscrizione della convenzione fra privato e pubblico, l’Amministrazione Comunale potrà confermare ed erogare il contributo".

"Senza nessuna reticenza voluta, ma nel rispetto delle norme vigenti, la informo del fatto – ma sono certo che lei ne sia consapevole - che le attività di cui lei chiede informazioni, sono attività di pubblica sicurezza che, in relazione alle qualifiche possedute, non possono essere realizzate autonomamente dalla Polizia municipale, ma che possono svolgersi solo sotto la direzione ed il coordinamento dell'Autorità di Pubblica Sicurezza".

"E  poiché si tratta - conclude Lucchi - di un servizio diretto dalla Questura di Forlì-Cesena, sono certo che lei stesso comprenderà come queste informazioni debbano essere richieste o autorizzate dalla stessa autorità di P.S., non rientrando nelle funzioni attribuite dalla legge al Comune".

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