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Il PdL: "Imu ordinaria al massimo, neve solo un pretesto"

Il gruppo consiliare del Popolo della Libertà esprime forte preoccupazione per la fissazione dell'aliquota ordinaria IMU al livello massimo consentito, ovvero il 10,6 per mille

Il gruppo consiliare del Popolo della Libertà esprime forte preoccupazione per la fissazione dell’aliquota ordinaria IMU al livello massimo consentito, ovvero il 10,6 per mille. “Se il Sindaco Lucchi confermasse tale scelta, sarebbero inevitabili le ripercussioni sulla tenuta del nostro tessuto imprenditoriale locale, che sta vivendo una grave crisi di liquidità”, lo dicono Riccardo Cappelli e Italo Macori, consiglieri comunali del Pdl.

Il Comune ha paventato l'ipotesi dell'aumento all'aliquota massima dell'Imu. “E’ noto infatti che l’aliquota ordinaria dell’IMU non colpisce solo le seconde e terze case, come qualcuno vorrebbe far credere, ma si applica a tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale e dai fabbricati rurali ad uso strumentale. In particolare i titolari di laboratori artigianali, botteghe, negozi, capannoni ed uffici, si troveranno a pagare una somma compresa tra il doppio e il triplo dell’importo versato fino al 2011, con il rischio di veder ulteriormente lievitare tali cifre a causa dell’annunciata revisione delle rendite catastali. I “dolori” inizieranno a sentirsi fin dal 18 giugno, che dovrebbe essere il termine per il versamento del primo acconto IMU”.

Per i due consiglieri del PdL “con la pioggia di milioni che il Comune di Cesena ha deciso di drenare alle imprese, non si colpiranno certo i “ricchi”, ma coloro che hanno garantito fino ad oggi lo sviluppo del nostro territorio e quella coesione sociale che la Giunta Lucchi richiama in più occasioni. Non è purtroppo una consolazione il fatto che alcuni comuni limitrofi, come Forlì, imporranno ai propri cittadini una “stangata” di dimensioni uguali o superiori a quanto stabilito da Cesena”.

“Ciò che conta è invece capire come verranno spese le ingenti risorse provenienti dalla nuova imposta sugli immobili, che renderanno il bilancio 2012 uno dei bilanci più ricchi nella storia del nostro comune. E a questo proposito vogliamo evidenziare come la Giunta Lucchi non abbia ancora risposto alla nostra richiesta di ottenere dati ed informazioni puntuali sui reali costi dell’emergenza neve, che dovrebbero motivare (secondo la maggioranza di centro-sinistra) la decisione di innalzare le tasse locali al massimo livello consentito. Finché non verranno chiariti tutti i dubbi circa i danni del maltempo, il cui conteggio sembra aver ormai raggiunto la cifra spropositata di 17 milioni di euro, l’emergenza neve potrebbe apparire solo un pretesto per poter "allargare i cordoni della borsa" invece di tagliare quelle voci di spesa comunale che non sono assolutamente prioritarie per i cittadini”.

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