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Tariffe Tari in Consiglio comunale: il M5S abbandona l'aula e non partecipa al voto

Per il terzo anno successivo il Movimento 5 Stelle ha deciso di abbandonare l'aula e non partecipare al voto.

Si è votata giovedì in Consiglio Comunale l'approvazione delle tariffe sulla raccolta dei rifiuti. Il Movimento 5 Stelle ha protestato contro la definizione delle tariffe attuata da Atersir attraverso il Pef. Secondo i pentastellati "viene "calcolato" con una modalità completamente incomprensibile a tutti i Consigli Comunali, data l'impossibilità a comprendere la sua struttura. Il costo è di 16 milioni di euro complessivi, composto dallo Sgrua (13,700 milioni), cioè dal costo materiale della raccolta, aumentato di oltre 100mila euro rispetto all'anno passato. Questi aumenti non sono documentati e dunque non se ne comprende la causa giustificatrice".

"Abbiamo ripetuto in aula come sia assolutamente indispensabile che ogni voce di costo sia documentata e ben chiara, cosa che, al contrario, non avviene - proseguono dal Movimento 5 Stelle -. Quello che appare invece chiaro è che Atersir non svolga il suo ruolo di controllo ma che si limiti a vigilare che i costi non salgano troppo come ampiamente dimostrato dalle dichiarazioni del suo presidente rilasciate durante 2 commissioni. La tanto sbandierata diminuzione della tariffa che il Comune si vanta di applicare, non è altro che un trucchetto contabile finalizzato ad acchiappare voti in campagna elettorale. Per tutti questo motivi e per il terzo anno successivo, il Movimento 5 Stelle ha deciso di abbandonare l'aula e non partecipare al voto.

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