Soppressione Guardia Medica Alfero: "Cittadini di serie B"
Bartolini ricorda che "parliamo di territori montani, collinari, difficili da raggiungere, territori che già oggi non godono di un servizio ottimale, come invece viene descritto, anche se per pochi cittadini"
Durante i lavori dell’ultimo Consiglio Regionale di mercoledì scorso, l’assessore alla Sanità Lusenti ha risposto in aula con una unica risposta alle due distinte interrogazioni sulla soppressione del servizio di guardia medica di Sogliano e Alfero. “Nella risposta – riporta il consigliere regionale del Pdl, Luca Bartolini - l’assessore ha dichiarato che le soppressioni (per Sogliano addirittura ha parlato di semplice trasferimento) sono motivate dalla dura legge dei numeri, evidenziando che il servizio di guardia medica di Cesena è articolato su 7 sedi e che mediamente per ogni turno di 12 ore eroga 15 prestazioni a Cesena, 7,4 a Cesenatico, 12,7 a Savignano, 2,4 a San Piero mentre “solo” 2,1 a Sogliano e 1,8 ad Alfero”.
Bartolini ricorda che “parliamo di territori montani, collinari, difficili da raggiungere, territori che già oggi non godono di un servizio ottimale, come invece viene descritto, anche se per pochi cittadini. Certo che se alla montagna continuiamo a togliere i servizi di base, giustificandoli dal fatto che non ci sono numeri adeguati di interventi a supporto che garantiscano la permanenza di questi, vuol dire che noi la montagna in questo modo la chiudiamo veramente. Lo scorso anno un turista si sentì male in uno delle strutture ricettive presenti ad Alfero e fu salvato solo ed esclusivamente grazie al medico di guardia che in cinque minuti riuscì a soccorrerlo. Siamo nella condizione che chi vive in montagna e chiama la guardia medica si deve rivolgere a Gambettola, che è in pianura lungo la via Emilia. Vuol dire che in questo modo si sta smantellando lo stato sociale di quelli che sono gli ultimi presidi di permanenza di cittadini in montagna e la permanenza di certi servizi (sanità e scuola) sono fondamentali per la permanenza di famiglie e di giovani in questi territori ed anche di quel turismo familiare che chiede garanzia di servizi. Se i vostri freddi numeri dicono che la zona è svantaggiata e quindi non meritevole di servizi di serie A allora perché non usate lo stesso metro quando agli stessi chiedete dazio, facendogli pagare di meno quando è il momento di incassare dei tributi?”
