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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tratto di E45 sequestrato, Forza Italia: "E' un campanello d'allarme"

E' quanto sostiene Anna Maria Bernini, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, aggiungendo che "ugualmente importante e necessario è accertare, con tempestività, le eventuali responsabilità"

"Il doveroso sequestro e la chiusura, motivati da un rischio di collassamento, del tratto di E45 all’altezza del viadotto Puleto, al confine tra la Romagna e la Toscana, sono un campanello d’allarme da non sottovalutare". E' quanto sostiene Anna Maria Bernini, presidente del gruppo di Forza Italia al Senato, aggiungendo che "ugualmente importante e necessario è accertare, con tempestività, le eventuali responsabilità di chi avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione di questo tratto dove, l’11 febbraio scorso, aveva ceduto una piazzola".

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"L’E45 è una arteria strategica di collegamento ma che, in diversi e numerosi tratti, presenta criticità e problematiche serie, con cantieri infiniti e con viadotti per i quali, già nei mesi scorsi, si erano riaccese le preoccupazioni, anche a seguito del crollo del ponte Morandi - prosegue l'esponente berlusconiana -. Lungi dal fare allarmismi, è innegabile che su questa strada di collegamento, le cui competenze sono suddivise in modo non sempre coerente o omogeneo, vada aperta una riflessione serissima in relazione alla manutenzione, soprattutto dei tratti maggiormente problematici, e alla programmazione futura che per la stessa si intende avviare, e che richiede tempistiche certe".

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"E’ evidente anche l’urgenza di un intervento di manutenzione di carattere straordinario che, evidentemente, appare ancora lontano se si deve addirittura arrivare al sequestro di un intero tratto. Per questo interrogherò il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché chiarisca quale sia l’azione di monitoraggio svolta lungo la E45, quali i punti individuati di maggiore criticità e quale il reale progetto per la sua totale messa in sicurezza", evidenzia Bernini.

Il parlamentare Galeazzo Bignami insieme ai sindaci Enrico Salvi (Verghereto) e Enrico Cangini (Sarsina) hanno fatto un sopralluogo sul posto del sequestro per fare il punto della situazione. "Possiamo tranquillamente dire che l’Italia è spezzata in due - affermano Luca Bartolini e Alice Buonguerrieri, rispettivamente coordinatore e vice coordinatrice provinciale di Forza Italia -. Proprio per la portata nazionale del disagio e preoccupati per la chiusura della più importante superstrada d’Italia e per i conseguenti gravi danni che interesseranno  anche tutti i Comuni Romagnoli attraversati, abbiamo effettuato un sopralluogo insieme ai sindaci di Verghereto e Sarsina nonchè sollecitato e ottenuto un intervento della nostra capogruppo al Senato Bernini da sempre sensibile alle problematiche del territorio romagnolo".

"Al fine di evitare che alla chiusura non corrispondano tempi certi di intervento per la sua messa in sicurezza, la nostra Capogruppo al Senato Anna Maria Bernini ha annunciato, con il comunicato sotto riportato,  una interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti affinché chiarisca quale sia l’azione di monitoraggio svolta lungo la E45, quali i punti individuati di maggiore criticità e quale il reale progetto per la sua totale messa in sicurezza e soprattutto con quale tempistica  visto che, ribadisco,  non esiste una strada alternativa sulla quale deviare il traffico - concludono gli esponenti azzurri -. Al Governo chiediamo quindi tempi brevissimi con interventi di somma urgenza al pari del Ponte Morandi di Genova per la necessaria messa in sicurezza che consenta la  riapertura di questa strategica arteria nazionale con interventi massicci e soprattutto finalmente risolutivi per l'intera arteria".

"Condivido pienamente le preoccupazioni espresse dai sindaci - conclude Bernini -. La sicurezza per i cittadini resta prioritaria, ma è anche necessario che il Ministero si attivi con urgenza, affinché siano assicurati tempi certi per la messa in sicurezza e riapertura del viadotto Puleto. Troppi e difficilmente quantificabili i danni di natura economica e sociale che deriverebbero da una chiusura prolungata nel tempo del tratto in questione, a causa della mancanza di una adeguata alternativa viaria. Il Governo calendarizzi subito un incontro urgente come richiesto dai sindaci. Perché il rischio qui è quello di "abituarsi" all’emergenza, come già troppe volte accaduto".

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