Scuola e Poste in sciopero: anche Sel si schiera al fianco dei lavoratori
"Lavoratori che scioperano, che scendono in piazza, che cercano di difendere non solo se stessi ma la stessa idea di coesione sociale, di diritto al lavoro da parte dei più deboli, di difesa di un mondo dove non sia il profitto l'obiettivo, ma la dignità e la felicità dei cittadini", affermano gli aderenti al circolo Scala Mobile
Il circolo Sinistra Ecologia Libertà Scala Mobile di Cesena aderisce alla serie di scioperi proclamati per questo mese di maggio. "A partire da quello della scuola di martedì - esordiscono da Sel - dichiarato in difesa dei diritti di insegnanti e personale della scuola, ma anche dell'idea stessa di scuola pubblica, di diritti degli studenti e di necessità di ricostruire una scuola veramente per tutti e dove non operino solo tagli dei diritti, dei materiali didattici, della sicurezza scolastica".
"Proseguendo con lo sciopero del 18 maggio da parte del personale delle Poste, dichiarato contro il piano Caio, che prevede 8000 assunzioni in cambio di 20.000 licenziamenti. Che propone tagli dei servizi, degli uffici e del diritto da parte di un quarto dei cittadini italiani di ricevere la posta con gli stessi diritti degli altri - aggiungono -. Che prevede di depotenziare i servizi per i cittadini (sportelleria, recapito, movimento) per aggiungere qualche addetto ai servizi commerciali per le imprese".
"Lavoratori che scioperano, che scendono in piazza, che cercano di difendere non solo se stessi ma la stessa idea di coesione sociale, di diritto al lavoro da parte dei più deboli, di difesa di un mondo dove non sia il profitto l'obiettivo, ma la dignità e la felicità dei cittadini - proseguono gli aderenti al circolo Scala Mobile, che ritengono di "dover aderire e aiutare tutti i momenti di lotta che porteranno certamente ad una "primavera calda" contro il disegno governativo che vede nel job act, nel diritto di licenziare e di opprimere, nel tentativo di rendere servi i lavoratori senza che questi possano in alcun modo difendersi". "Coi lavoratori, coi sindacati che hanno iniziato a reagire e a costruire una strategia di risposta all'attacco ai diritti, per preparare, grazie alla lotta di tutti i cittadini e lavoratori, una nuova stagione di diritti e di tranquillità - concludono da Sel -. Il lavoro non può diventare un ritorno alla servitù e al ricatto".
