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Sacro Cuore, Cesena Siamo Noi contro le deroghe per la ripartenza del cantiere

"In vista del Consiglio Comunale, che giovedì affronterà l’approvazione del nulla osta al rilascio del permesso di costruire per l’ampliamento dell’area Sacro Cuore, solleviamo dovute questioni di legittimità "

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

In vista del Consiglio Comunale, che giovedì affronterà l’approvazione del nulla osta al rilascio del permesso di costruire per l’ampliamento dell’area Sacro Cuore, solleviamo dovute questioni di legittimità di quanto proposto, dopo procedimenti giudiziari, coronati da condanne ai soggetti proponenti e a un dirigente dell’ente pubblico, dopo anni di grossi disagi alla popolazione dovuti al sequestro del cantiere e alle conseguenze sul traffico auto e dopo raccolte firme da parte degli abitanti del quartiere Cesuola, per sollecitare l’attenzione di tutti i cittadini. E’ doveroso rompere torpore estivo e silenzio su un tema così importante e un progetto così impattante.

Ben 9 sono le deroghe a regolamenti, indici e standard urbanistici del cui titolo abilitativo  si chiederà l’approvazione (il principale soggetto proponente è la Fondazione del Sacro Cuore ed alla Sacra Famiglia - Società Cooperativa Sociale).Lo sbandierato interesse pubblico non giustifica la mole di deroghe che si ritorcerebbero contro tutti i cittadini con un impatto negativo a moltissimi livelli. Cominciando dalla prima deroga, il progetto prevede la realizzazione di circa 360 posti auto in due piani interrati (di cui la quota privata -circa 300 posti- potrebbero essere tutti venduti!) che andranno a sovraccaricare la già più che satura circolazione automobilistica fra le vie Padre Vicinio, Don Minzoni, Pascoli e Verdi. Ben circa 70 posti auto privati e vendibili a chiunque, saranno realizzati extra indice con la pallidissima motivazione che lo scavo esistente è grande e va riempito!

 Non viene prevista la realizzazione di spazi per la sosta rapida dei genitori che dovranno accompagnare i figli alle tre scuole e possiamo facilmente immaginare il disagio degli abitanti in questi due momenti della giornata, visti gli anni di criticità che abbiamo alle spalle! Se in fase di discussione del PUMS – piano urbano di mobilità sostenibile – si è più volte sottolineata la volontà di affrontare e risolvere questo problema nelle adiacenze di tutte le scuole cesenati,  per il Sacro Cuore….si sorvola! Solo una sessantina, quindi di numero inferiore a quelli di Piazza Libertà, saranno i posti auto di uso pubblico ma di proprietà privata con un patto di gestione che prevede la corresponsione al Comune del solo 20% degli incassi di sosta a pagamento al netto delle spese di manutenzione.

Passando al “secondo regalo-deroga” la superficie lasciata permeabile-come verde/giardino sarà pari allo 0%, invece del 30% previsto dalla normativa del PRG, creando problemi di calore e di corretto servizio alle scuole; il giardino, che per le scuole dovrebbe costituire almeno 1/3 della superficie del lotto non esisterà; non ci saranno alberi ma solo sparuti arbusti piantati in vasche. Davvero contraddittorio sbandierare la presenza di scuole come interesse pubblico e approvare un progetto che realizza un habitat in netta contraddizione con tale funzione; di fatto questi bambini non avranno un giardino in cui giocare ma solo una piastra cementata con temperature inaffrontabili nella bella stagione. E’ inoltre la creazione di una ennesima “isola di calore” nel centro urbano. 

Per il “terzo regalo-deroga” con la realizzazione dei nuovi volumi-edifici non verranno rispettati i triangoli di visibilità per l’innesto fra le vie Padre Vicino e Verdi e le vie Don Minzoni e Pascoli; davvero non possiamo accontentarci del derogabilità di un principio caposaldo della sicurezza stradale nei centri urbani, soprattutto trattandosi di area scolastica! Chi si prenderà la responsabilità del disagio sulla viabilità già precaria in quella zona e sui possibili incidenti?

Il “quarto regalo-deroga” riguarda la salvaguardia del benessere acustico per gli edifici lungo la via Padre Vicinio per i quali, oltre alla deroga per il progetto, Arpa prescrive monitoraggio, vista la criticità delle caratteristiche di progetto. Inoltre, come per altro prescritto dalla sentenza di condanna dei proprietari, tutto quanto insisteva sul suolo pubblico andrebbe ripristinato, incluse le alberature di via Verdi che verranno sostituite da un grigliato di areazione delle bocche di lupo del parcheggio, lungo quanto l’intera via. Ci piace ricordare che, come indicato nel PRG, su via Verdi è riportata la grafia di Percorsi collinari (PG12), con inizio dello storico percorso che si connette alle scalette verso il Monte. Questa grafia dovrebbe indicare un’intenzione progettuale tendente alla riqualificazione e al miglioramento della qualità del percorso stesso. Con questo progetto il percorso pubblico viene deturpato con grigliati e viene per sempre impedita la piantumazione degli alberi. 

Non ci dilunghiamo nell’elencare tutte le restanti deroghe, fra le quali l’aumento volumetrico dei nuovi edifici, nella speranza che i cittadini ne abbiano memoria e partecipino numerosi al Consiglio Comunale di giovedì.

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