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Rossi tende la mano a Lattuca: "Che bello sarebbe il presidente del consiglio all'opposizione"

Il leader del centrodestra cesenate: "Enrico Castagnoli sarebbe l'ideale, primo consiglio deve essere snello. Stralciare questioni di merito dall'ordine del giorno"

"Mi sono preso il giusto tempo, non ci sono sicuramente rimasto bene perché il ballottaggio non ci ha soddisfatto a pieno, abbiamo avuto la possibilità di vincere". Si è preso un po' di tempo Andrea Rossi, per metabolizzare il risultato uscito dalle urne, ma ora è tempo di pensare al futuro.

"Tutti devono prendere atto - esordisce Rossi - che la città è divisa in due, e che sarà una legislatura post-ballottaggio. Ci sono due fazioni forti, 18mila persone hanno messo la x sul nostro simbolo, per il cambiamento. Continuo a combattere, non spegniamo il motore adesso".

Rossi mette subito in chiaro le cose: "Voglio essere il coordinatore del centrodestra, anche se ovviamente la Lega avrà il suo capogruppo in consiglio (Antonella Celletti). Vogliamo continuare il nostro percorso, strutturarci come un'opposizione compatta. Voglio sottolineare, perché penso che non sia stato fatto abbastanza, l'8,5% della lista civica Cambiamo, un gruppo di cittadini appassionati di politica, senza interessi personali".

Poi un messaggio tutt'altro che velato a M5S e Cesena Siamo Noi: "Il M5S ha perso un'occasione storica, molte battaglie sono comuni alle nostre. Lo stesso vale per il mio amico Vittorio e Cesena Siamo Noi". "Era uscita la storia - sorride Rossi - che gli avevo offerto due assessorati, ma non ci avevo ancora parlato.."

Il leader del centrodestra cesenate è proiettato sul primo consiglio comunale, che avrà luogo giovedì: "Spero che si inizi, per davvero, un percorso diverso, pensate che bello sarebbe un presidente del consiglio dato all'opposizione. Non lederebbe nessuno e sarebbe un bel messaggio vero di apertura. Noi proponiamo una figura civica come Enrico Castagnoli. Ho già parlato con Lattuca e non mi pare caldeggi questa ipotesi". Sempre sul primo consiglio comunale: "All'ordine del giorno ci sono l'emergenza ambientale, piuttosto che il debito fuori bilancio, ma come facciamo a deliberare senza ancora le commissioni. Il primo consiglio dovrebbe essere snello, e fatti gli adempimenti procedurali, trattare nel merito le questioni in un secondo consiglio. Con Capponcini e Valletta chiederemo lo stralcio di questi temi, non è un problema di merito, ma di metodo".

"Ora è il momento - prosegue Rossi - di vedere se c'è davvero discontinuità rispetto a Lucchi, ho visto il loro programma, su alcuni temi sono pronto a costruire insieme le proposte: parcheggi al Sacro cuore, sicurezza in stazione, riduzione dell'Imu. Sarei matto se non collaborassi su queste materie". Poi ancora un messaggio a Lattuca: "In campagna elettorale ha promesso delle cose, ora voglio vedere costi e coperture, è anche una questione di rispetto verso i cittadini. Ad esempio la Bicipolitana: tempi e costi quali sono?".

Poi il leader del centrodestra cesenate ribadisce un concetto: "Continuo con passione e entusiasmo, ma non sono contento del risultato alle urne, siamo stati vicini a vincere, e loro hanno avuto paura. Se mi pento dei tre ministri leghisti a Cesena? No, perché non mi vergogno di Salvini, anzi è un orgoglio stare con lui, non ho mai nascosto la mia coalizione". Se non passerà (come è prevedibile) la candidatura di Castagnoli a presidente del consiglio, verrà proposto Luigi Di Placido come vice-presidente.

Rossi chiude sugli assessori scelti da Lattuca: "Non ho pregiudizi su di loro, voglio misurarli sui fatti concreti, su quello che faranno. Se critico l'assessore alla cultura è perché penso che si poteva fare di più, ma non sono prevenuto nei confronti di nessuno"

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