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Cesenatico, primarie Pd. Casali: "La cultura sia al centro dello sviluppo"

Casali propone "gli stati generale della cultura", con tutti gli operatori, dipendenti e cittadini che vogliano partecipare, per stabilire proposte e idee realizzabili nei cinque anni di mandato

"La cultura può essere intesa come volano per l'economia". Per questo motiva ha riportata "al centro dello sviluppo di Cesenatico". E' quanto afferma il candidato alle primarie del Pd, Roberto Casali. "Qualche mente illuminata ci ha insegnato che in Italia con la cultura "non si mangia" - esordisce Casali -. E sembra che a livello locale abbiano messo in pratica questo insegnamento: da anni ormai non esiste un vero indirizzo in campo culturale.  Possiamo dubitare che alcuni nostri attuali amministratori conoscano appieno il patrimonio culturale del nostro paese. Ci si affida ormai a bravi dirigenti e dipendenti comunali ed  a volenterosi singoli cittadini impegnati sul campo, senza esercitare quel ruolo di impulso e di programmazione strategica che è proprio della politica".

Per Casali "la cultura può essere intesa come volano per l'economia". Espone l'esponente democratico: "Lo possiamo vedere bene proprio a Cesenatico, dove un gruppo di bravi amministratori, anni fa da nulla ha "creato" il Porto, con le vele, il Museo, il presepe sulle barche, le immagini da cartolina. Sono stati fatti scavi archeologici che hanno fatto luce sulla nostra storia. Si faceva infatti anche ricerca sul campo, si facevano studi, si progettava un futuro partendo dal passato. Tutte le spese fatte sulla cultura, sorrette da buone idee, hanno quindi portato un evidente miglioramento della stessa offerta e promozione turistica.  Ora mancano le idee e non esiste più un assessorato forte, capace di suscitare interesse e di elaborare progetti".

Casali propone "gli stati generale della cultura", con tutti gli operatori, dipendenti e cittadini che vogliano partecipare, per stabilire proposte e idee realizzabili nei cinque anni di mandato. Inoltre intende "ripristinare il comitato scientifico abolito dalla Giunta Buda, come organo consultivo (gratuito) che possa indirizzare la ricerca in tutti i campi della cultura;  recuperare la chiesetta della Vena, così come ristrutturare le conserve Battistini e Saffo  tramite un accordo coi proprietari". Inoltre "riprendere la ricerca archeologica nel nostro territorio, collegando i siti (resi visitabili) tramite piste ciclabili" e "valorizzare i talenti artistici dei nostri cittadini, tramite rassegne, eventi organizzati apposta, in ogni ambito della cultura".

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