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Cesenatico, bilancio di previsione. Buda: "Avviare il bando per la scuola di via Torino"

Gli emendamenti liberano risorse per circa 7 milioni di euro nel 2017, per circa 3 milioni di euro nel 2018 e per circa 2,5 milioni di euro nel 2019.

“Per mesi il sindaco ha ripetuto che Buda ha distrutto Cesenatico lasciandola senza un soldo ed ora, parandosi dietro questo noioso ritornello, sta mettendo in pratica una politica rigida e ragionieristica destinata a spegnere Cesenatico". E' quanto afferma Roberto Buda, capogruppo della Lista Civica Buda. L’ex assessore al Bilancio Lina Amormino aggiunge: “In 5 anni abbiamo amministrato Cesenatico mantenendo servizi di qualità, una offerta turistica all’altezza del nostro nome e soprattutto abbiamo lasciato una città viva. Questi risultati sono stati ottenuti nonostante lo Stato abbia sottratto alla nostra collettività fino a 9 milioni di euro all’anno.”

Prosegue Buda: “Renzi e compagnia bella hanno spremuto Cesenatico, ma grazie alla nostra politica del buon padre di famiglia abbiamo garantito a Cesenatico servizi e qualità. La battaglia vinta sulle piattaforme è proprio figlia di questa cura e attenzione che abbiamo sempre messo nella politica". Buda entra quindi nel merito della previsione di bilancio che verrà votata lunedì sera in Consiglio comunale: “I cittadini devono sapere che oggi, con il primo bilancio dell’amministrazione Gozzoli, avverrà un fatto grave. Cesenatico ha già incassato 6,3 milioni di euro da Eni ma, nonostante questo, l’amministrazione Pd non li spenderà. Il Pd si terrà i soldi dell’Imu delle piattaforme e anche i soldi dei cittadini".

Per il consigliere comunale Mauro Bernieri, "il sindaco canta vittoria e cerca di accaparrarsi i meriti di questo storico risultato che abbiamo sostenuto e creduto tanto e vero che i fatti ci hanno dato ragione". I tre consiglieri comunali spiegano quindi le proposte che avanzeranno in Consiglio: “La “lista civica Buda” ha presentato 7 emendamenti attraverso cui chiede che sia reso ai cittadini quello che l’amministrazione Pd non deve più avere e proponiamo anche investimenti che velocemente riparino ai gravi danni di immagine fatti in pochi mesi da questa amministrazione".

Gli emendamenti liberano risorse per circa 7 milioni di euro nel 2017, per circa 3 milioni di euro nel 2018 e per circa 2,5 milioni di euro nel 2019. Risorse liberate sia da una maggiore quota del Fondo di Solidarietà Comunale 2017 ma soprattutto dall’entrata dell’Imu delle piattaforme che in totale ammonta a circa 10 milioni di euro. “Con queste risorse proponiamo di abbassare le tasse: circa 2,7 milioni di euro in meno nel triennio 2017-19 di IMU per le attività produttive; circa 1,3 milioni di euro in meno di Irpef (riportare aliquota allo 0,4 dallo 0,8 attuale); abolire l’Imposta di Scopo (meno 738.000 euro); e non applicare l’imposta di soggiorno nel 2018 e nel 2019".

Inoltre, aggiungono, "abbassare di 1 milione il debito del comune; e investire nel 2017 in alcuni settori strategici della nostra città: 700.000 euro per il turismo; 180.000 per le famiglie di Cesenatico in difficoltà; 300.000 nella cultura; 150.000 a sostegno della disabilità; 150.000 in aiuti ai soggetti a rischio esclusione sociale; e 360.000 nel mercato del lavoro per progetti rivolti ai giovani e all’imprenditoria femminile".

Per Amormino "è fondamentale continuare a richiedere l’Imu all’Eni, perché è giusto che continui ad esser pagata come la pagano tutti i nostri artigiani. Le piattaforme non devo essere esenti dal pagamento dell’Imu nemmeno dopo il 2016. Queste maggiori entrate possono rendere superflua l’applicazione dell’imposta di soggiorno che noi non vogliamo venga applicata".

Buda conclude sottolineando un aspetto di un emendamento che alla Lista Civica sta particolarmente a cuore: “Vogliamo che venga avviato il bando per la realizzazione della nuova scuola di via Torino nel 2017 in modo che al più presto i nostri ragazzi frequentino una scuola nuova e sicura. Questa amministrazione invece vuole riportare i nostri bambini in centro in una scuola che non sarà adeguata sismicamente. L’opera in via Torino costerà 4.750.000 euro e può essere finanziata con gli oneri di urbanizzazione (circa 1 milione di euro in due anni), 1,5 milioni con la permuta di immobili di proprietà comunale già individuati e 2,25 milioni con l’accensione di un mutuo.”

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