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Ristorante Tevere, Bartolini (Pdl): "Sospendere demolizione"

La demolizione del Ristorante Tevere al Monte Fumaiolo è mercoledì stata al centro del prossimo question time dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

La demolizione del Ristorante Tevere al Monte Fumaiolo è mercoledì stata al centro del prossimo question time dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna proprio nel giorno in cui scadono i termini per la rimozione della struttura e si potrà procedere con la demolizione coatta del locale con le relative spese di 50mila euro a carico del proprietario. A presentare il documento a risposta immediata in aula – che ha un iter più veloce di una classica interrogazione – è stato il consigliere regionale Luca Bartolini (Pdl).

“Ci troviamo davanti a una vicenda burocratica tutta romana”, commenta Bartolini. “Se i tecnici si fossero alzati dalle loro poltrone ed avessero compiuto un sopralluogo si sarebbero accorti che i rischi sono inesistenti e che il ristorante non è costruito sopra il Tevere romano tra una sponda e l’altra della città eterna, ma è a cavallo di un rigagnolo d'acqua. Un piccolo torrente di montagna che, se non si fosse chiamato Tevere, non avrebbe spinto l'autorità di bacino a prendere gli assurdi provvedimenti che il titolare del locale deve subire. L'autorità di bacino del Tevere – prosegue il consigliere regionale del Pdl – in modo del tutto superficiale ha dichiarato il tratto di fosso in questione a rischio di esondazione. Bene, lo dico da uomo di montagna: le esondazioni non sono un problema che riguardano i corsi d'acqua in altura, semmai sono un problema che, a causa della scarsa manutenzione dei fiumi, abbiamo purtroppo conosciuto nelle valli e in pianura. Le autorità competenti sarebbe meglio tenessero puliti i fiumi, per esempio a Bagno di Romagna il Savio non è in belle condizioni, piuttosto che concentrarsi su queste fantasiose classificazioni delle sorgenti. Inoltre, nel luogo dove è costruito il ristorante che si vuol far demolire, non esistono precedenti storici negli ultimi duecento anni di esondazioni, come paventato dalla superficiale analisi dell'autorità di bacino del Tevere che, non essendosi scomodata per eseguire un sopralluogo sul posto, forse pensa che il locale si trovi nel famoso lungotevere romano e non nei pressi di una piccola sorgente di montagna”.

Il Ristorante Tevere esiste da sessant'anni e non ci sono mai stati problemi. Inoltre il locale è stato regolarmente autorizzato fino al 2005, data in cui è partita questa vicenda burocratica basata solo su classificazioni fatte sulla carta. “Chiedo alla Regione se non ritenga opportuno sospendere il procedimento di demolizione coatta a causa dell'evidente errato giudizio dell'area da parte dei tecnici dell'autorità di bacino del Tevere – sottolinea Luca Bartolini – e se non ritenga opportuno attivare immediatamente i propri uffici per far comprendere a questi elefantiaci apparati romani iperburocratici le perplessità sulla classificazione di alto rischio idrogeologico con rischio di esondazione. Perplessità – conclude il consigliere regionale – che a suo tempo sono state espresse sia dalla Regione, ma anche dal Comune di Verghereto e dalla Provincia di Forlì-Cesena”.

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