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Una sorta di "contro-sardine", nasce la rete delle associazioni identitarie: "Apartitici, coi valori della destra"

Come il movimento delle Sardine, che da subito ha rivendicato una connotazione apartitica, anche la "Rete delle Associazioni identitarie" di Cesena

Come il movimento delle Sardine, che da subito ha rivendicato una connotazione apartitica, anche la "Rete delle Associazioni identitarie" di Cesena, fondata oggi in città e che mette insieme quattro associazioni cesenati (Valori e Libertà, Romagn@opera, Cattolici nel Centrodestra e Nazione Futura), è una sorta di movimento che si rifà a valori precisi, liberali e conservatori, ma che non vuole alcuna etichettatura partitica.
"A differenze delle Sardine, però - precisa subito Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Tatarella nonché deus ex machina di questa nuova sinergia - noi non siamo nati contro qualcosa e vogliamo esserepro positivi".

La Rete delle associazioni identitarie cesenate è la prima nata in Italia, la prossima settimana ne verrà costituita un'altra a Latina, poi sarà la volta della Campania e del Veneto. Lo scopo è quello di organizzare eventi culturali, capaci di portare sui diversi territori i valori sottoscritti nel "Manifesto della cultura identitaria e non conforme", promosso e presentato alla stampa alcuni giorni dalla Fondazione Tatarella e condiviso, sul territorio, dalle associazioni che operano nell'ambito del centrodestra.

"Tra gli obiettivi c'è anche quello superare l'individualismo tra associazioni e organizzare eventi di rilievo dove poter discutere tematiche importanti per la società portando il punto di vista liberale e conservatore - spiega Giubilei - Il primo di questi eventi è organizzato per giovedì 12 dicembre dalle 18.30 al palazzo del Ridotto e porterà in città personaggi di rilievo". L'appuntamento si intitola "Identità. Perché è importante conservare l'identità italiana e romagnola", introduce e modera Francesco Mondardini, intervengono il deputato Galeazzo Bignami, il filosofo Diego Fusaro, il professore e scrittore Marco Garvasoni, e Francesco Giubilei, presidente della Fondazione Tatarella.

"Noi vogliamo contribuire alla Rete portando i valori che mettono la persona al centro, la persona in relazione e la persona come individualità che significa bellezza delle differenze e non omologazione di tutto come stanno tentando di fare oggi - spiega Stefano Spinelli di Cattolici nel Centrodestra e che si candida alle Regionali con Fratelli D'Italia - Oggi vengono annullate le differenze in nome di un'identità confusa, generalizzata. Ecco noi vogliamo recuperare la nostra identità". 

"La romagnolità è bella, com'è bella la valorizzazione della nostra identità. Noi siamo fieri di essere romagnoli - spiega Patrizia Ricci di Romagn@opera (40 iscritti) - E vogliamo portare eventi culturali diversi da quelli che da anni organizza chi amministra questi territori. Vogliamo affermare un modo diverso di essere e di vivere". L'importanza di organizzare eventi alternativi, come quello con Magdi Allam di un po' di tempo fa, è fondamentale anche per Franco Montanari di Nazione Futura (40 circoli in Italia con oltre 2000 iscritti, 100 in Romagna, 20 a Cesena). Orientate su eventi culturali, per e con le donne, sono le fondatrici di Valori e Libertà, Maria Lucia Macagnino ed Elisabetta Farneti che in 12 anni di attività, mirate anche alla solidarietà, hanno raccolto 100 mila euro per progetti nati sul territorio. 

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