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Responsabilità sociale d'impresa, l'Emilia Romagna diventi leader

Presentata risoluzione per chiedere alla Regione Emilia-Romagna di assumere il ruolo di Regione leader, a livello nazionale, di politiche pubbliche innovative sul tema della "responsabilità sociale d'impresa"

I consiglieri regionali Liana Barbati (Idv-prima firmataria), Palma Costi (Pd), Franco Grillini (Idv), Roberto Sconciaforni (FdS), Gian Guido Naldi (Sel-Verdi) e Tiziano Alessandrini (Pd) hanno presentato una risoluzione per chiedere alla Regione Emilia-Romagna di assumere il ruolo di Regione leader, a livello nazionale, di politiche pubbliche innovative sul tema della “responsabilità sociale d’impresa” (Corporate social responsability – RSI o CSR) a supporto delle politiche di sviluppo economico/sociale/innovazione.

Per raggiungere questo obiettivo, i firmatari chiedono che, nell’ambito del nuovo programma triennale delle attività produttive, siano individuati azioni e programmi per la RSI che agiscano in modo integrato con gli enti locali prioritariamente su:
-informazione: utilizzare i canali informativi esistenti (dove la Regione ha controllo-guida-coordinamento) per ridurre il gap informativo tra le imprese e, nel caso non siano sufficienti, attivare canali ex novo;
-formazione: prevedere elementi formativi tematici per la RSI;
-incentivi premianti: introdurre, nelle azioni previste dai Programmi regionali, modalità premianti specifiche rivolte alle imprese con sistemi di rendicontazione sociale riconosciuti in ambito europeo e internazionale;
-forum regionale competitività responsabile /RSI: da realizzare in collaborazione con i territori come luogo di confronto e elaborazione multistakeolder permanente e continuativo per rafforzare e aggiornare le politiche regionali.

La “responsabilità sociale d’impresa” - scrivono i consiglieri facendo riferimento al Libro verde della Commissione europea del 2001 - può essere definita come “l’integrazione volontaria delle preoccupazioni di carattere sociale e ambientale nelle attività produttive e commerciali delle imprese e del loro relazionarsi con le diverse classi di portatori d’interesse”.

I firmatari, infine, sollecitano la Regione a orientare ulteriormente le proprie politiche al sostegno della qualificazione del sistema imprenditoriale regionale, all’attrazione di nuovi investimenti e ad azioni finalizzate a contrastare i processi di delocalizzazione.

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