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Referendum, il prof Galli a Cesena: "La riforma Renzi-Boschi è pessima e pericolosa"

L’ha detto il professor Stefano Bruno Galli, docente di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Milano, durante una lezione tenuta questa mattina alla Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana di Cesena

Al referendum del 4 dicembre deve essere “scongiurato un voto superficiale perché se passasse la riforma Boschi – Renzi, piena di contraddizioni com’è, il Paese andrebbe a sbattere contro un muro”. L’ha detto il professor Stefano Bruno Galli, docente di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Milano, durante una lezione tenuta questa mattina alla Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana di Cesena.

"La materia su cui andremo a votare - ha affermato sintesi Galli - è complessa e difficile e la riforma Boschi-Renzi travolge malamente la Carta Costituzionale. Per cui si deve respingere il tentativo del centrosinistra di banalizzare e travisare i contenuti della riforma, che presenta anche elementi di incostituzionalità, e bisogna anche evidenziare l’incoerenza politica di cui stanno da dando prova. Quella di Renzi-Boschi è, infatti, a tutti gli effetti una “controriforma” della riforma del Titolo V° della Costituzione che lo stesso centrosinistra, che oggi la rinnega, varò nel 2001".

"E’ quindi paradossale - ha ribadito nel corso del suo intervento il professor Galli - che lo stesso Pd che sbandierava la Costituzione Italiana, sostenendo che era la più bella del mondo, oggi la “violenti” con un colpo di mano che va a cambiare più di un terzo degli articoli. Questa riforma non sta in piedi e asseconda “la volontà delle grandi multinazionali che puntano alla globalizzazione e che oggi stanno decidendo le sorti dell’Italia attraverso Matteo Renzi, massacrando e scardinando il modello e il sistema economico e produttivo del Paese che non è in sintonia con i loro obiettivi”.

"Ma è anche una riforma - ha riferito - che introduce un sistema più complicato e meno efficiente e quindi più costoso, che restringe e soffoca gli spazi della democrazia che inventa un Senato “insalata russa” senza superare il bicameralismo. Insomma Renzi sta usando la Costituzione come un’arma di lotta politica per accentrare nuovamente a Roma poteri e servizi che ovviamente saranno “sempre meno efficienti e costeranno sempre di più, mentre la volontà dei cittadini conterà sempre meno. La lezione del professore è stata introdotta da Jacopo Morrone, Segretario Nazionale della Lega Nord Romagna, che ha ricordato come in moltissime città della Romagna stiano nascendo i comitati per il “No alla riforma truffa di Renzi".

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