Qualità dell'aria, Cesena Siamo Noi: "Tanto tempo perso in proclami"
"I report ambientali parlano chiaro : dopo giorni di sforamenti dei livelli massimi di inquinanti dell’aria , il dato peggiore in Emilia Romagna è stato registrato nella provincia di Forlì Cesena"
I report ambientali parlano chiaro : dopo giorni di sforamenti dei livelli massimi di inquinanti dell’aria , il dato peggiore in Emilia Romagna è stato registrato nella provincia di Forlì Cesena. Come era prevedibile, vista l’emergenza e la necessità di adottare misure più restrittive, i nostri amministratori sono comparsi sulla scena, come ogni anno, per il rituale comunicato ambientalista, unito alle solite rassicuranti informazioni sugli obiettivi del futuro contenimento delle emissioni e sull’emanazione di un nuovo piano capace, quello sì, di cambiare le sorti della nostra città. A imitazione della nostra Regione che di piani ne sforna a gettone, lungimiranti ed avanzati sulla carta, resi nulli nell’applicazione concreta, a suon di dietro front, compromessi e deroghe. Con la complicità dei sindaci che, nei confronti dell’attuale Piano Aria regionale, pur essendo in vigore da due anni, si son ben guardati di darne ampia comunicazione ai cittadini sulle misure ivi contenute e prepararne l’adozione da parte di tutti, divieti compresi. Tanto per non arrecare disturbo al possibile elettorato, pena il tanto temuto calo del consenso, anzichè preoccuparsi di tutelare la salute collettiva.
Ed ora in piena emergenza, la parola d’ordine è “che non c’è più tempo da perdere”. Nulla si dice di tutto il tempo perso, di tutti gli anni passati ad emettere proclami, magari dietro la foglia di fico di piccoli progetti di educazione ambientale, sempre utili, ma assolutamente insufficienti a far fronte l’inarrestabile escalation delle polveri sottili e di altri contaminanti che la popolazione, è costretta a respirare, in particolar modo i bambini. Nessun intervento strutturale per aiutare economicamente le fasce più deboli a sostituire le loro vecchie auto , nessun intervento per rendere gratuito il trasporto pubblico, almeno nel periodo invernale. O per porre rimedio alla caotica circolazione stradale, beandosi per giunta per la massiccia affluenza di gente, automunita, al richiamo delle tante iniziative goderecce e consumistiche che la città offre a getto continuo. Ma ci sono altre e più gravi responsabilità. Non dimentichiamoci della scellerata scelta del potenziamento dell’ inceneritore di Forli, autorizzata dalle nostre pubbliche istituzioni, delle aree industriali e artigianali, pericolosamente vicine agli abitati, dei vasti insediamenti zootecnici con le loro inquinanti emissioni, di tutte quelle forme di pressione ambientale minimizzate se non volutamente ignorate dalla nostra classe dirigente, in 50 anni di governo del nostro territorio. E mentre nei paesi del nord Europa già trent’anni fa si costruivano piste ciclabili, si circondavano le città di vere e proprie cinture di verde , si dava spazio alle energie alternative ed al trasporto delle merci su rotaia, qui da noi si stringeva la città all’interno di una morsa stradale ed autostradale di grande percorrenza (autostrada ed E45), solcata giorno e notte da traffico pesante, condannandone gli abitanti a subirne le conseguenze sul piano della salute e della speranza di vita. Ma ecco già pronta la soluzione : la costruzione del nuovo ospedale. Alla faccia della prevenzione!
Cesena Siamo Noi