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Ptcp, "i piani strutturali sono nel pieno diritto dei Comuni"

Il Pdl ha proposto un’interrogazione sul recesso del Comune di Cesenatico dalla convenzione di co-pianificazione territoriale Ptcp-Psc con la Provincia

Il capogruppo del PdL Stefano Gagliardi, assieme al consigliere del PdL Enrico Benagli, hanno proposto un’interrogazione sul recesso del Comune di Cesenatico dalla convenzione di co-pianificazione territoriale Ptcp-Psc con la Provincia. Chiedono i due consiglieri: “Corrisponde al vero che non vi sia alcuna associazione fra Provincia e Comune di Cesenatico a seguito della redazione del PSC in sede di variante al PTCP in co-pianificazione?"

"Nel caso in cui il Comune decidesse di recedere dalla convenzione e dalle procedure di co-pianificazione e redigere un suo PSC quali sono le procedure da affrontare? La procedura di variante al PSC che cosa implica rispetto alla variante di PTCP realizzata in co-pianificazione e rispetto ai PSC degli altri Comuni aderenti alla convenzione di PTCP –PSC? - chiosano Gagliardi e Benagli Corrisponde al vero che vi sia stato un accordo preliminare fra Sindaco del Comune di Cesenatico, Presidente della Provincia ed Assessore Provinciale per addivenire allo scioglimento del vincolo amministrativo di co-pianificazione e se sì come vanno interpretate le recenti dichiarazioni dell’assessore Castagnoli sulla stampa? Corrisponde al vero che nel mese di ottobre  la Provincia abbia concordato con i competenti uffici  della Regione Emilia Romagna le condizioni ed i metodi per addivenire all’uscita del Comune di Cesenatico dalla procedura di co-pianificazione? A quanto ammontano gli incentivi alla progettazione incassati dalla Provincia dai Comuni interessati al processo di co pianificazione? A quanto ammontano gli incentivi complessivi per la redazione di PTCP-PSC? Come sono stati ripartiti tali incentivi fra i progettisti?”.

Risponde l’assessore alle Società partecipate Maurizio Castagnoli: “La copianificazione ha lasciato evidentemente una serie di fraintendimenti. Per questo in sede di discussione della prossima variante che stiamo facendo, nonostante il riordino, per aggiornare il Ptcp a recenti normative faremo una precisazione che è: ‘guardate che siete liberi, e lo siete sempre stati’. I piani strutturali sono nel pieno diritto dei Comuni. Aver co-pianificato vuol dire che si è fatto un percorso di omogeneizzazione e dall’altra parte si è fatta un’operazione di semplificazione a favore dei Comuni, vale a dire l’elaborazione da parte della Provincia. Ma al momento dell’approvazione del PSC l’accordo con la Provincia è risolto, non c’è bisogno di recesso".

"Ci danno conforto anche gli uffici regionali. Questa precisazione ribadisce quanto già esistente, ma così non ci sarà più ambiguità - continua Castagnoli -. Le procedure di associazione per realizzare i PSC sono prima di tutto procedure che comportano risparmio per gli enti comunali, in quanto si utilizzano risorse interne della Provincia. A fronte di quest’attività, i Comuni hanno riconosciuto delle spese alla Provincia, una parte sono andati all’ente e un’altra, come è giusto, suddivisa ai dipendenti che hanno svolto il lavoro”.

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