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Politica Cervese Nord / Piazza della Libertà

Centro storico, Progetto Liberale rilancia: "Parcheggio interrato sotto Piazza della Libertà"

Il centro storico, secondo Stefano Angeli e Ugo Vandelli, "deve restare commercialmente appetibile e vivo, perché questa è esigenza essenziale perché il cuore cittadino non si svuoti e non divenga un quartiere dormitorio, preda di degrado e delinquenza"

Per il centro storico di Cesena occorre "un nuovo approccio". Ecco sottolineano Stefano Angeli e Ugo Vandelli di Progetto Liberale, sottolineando a livello fiscale che servono tre azioni immediate: "la riduzione dell’aliquota Imu sul produttivo, oggi ai massimi di legge, la riduzione della tassa di occupazione di suolo pubblico e la cancellazione della tassa di soggiorno". "Come abbiamo già detto in passato le risorse per queste misure vanno trovate con la vendita di partecipazioni azionarie e di beni immobili comunali, anche in una fase di mercato non favorevole considerando prioritario riuscire ad alleggerire la pressione fiscale", evidenziano Angeli e Vandelli.

Riferendosi alle richieste di Confartigianato ("alcuni indicano nella cosiddetta “cabina di regia” lo strumento per avviare un’azione di rilancio del nostro centro storico"), e Confcommercio ("altri chiedono di aprire alle auto piazze da decenni pedonalizzate"), ricordando che "altri ancora s’inchinano alle politiche dell’amministrazione anche davanti all’evidenza di risultati palesemente negativi", Progetto Liberale ritiene "che prima di proporre qualunque metodo o proposta estemporanea bisognerebbe avere per il centro storico di Cesena un progetto chiaro e condiviso, e a quello adeguare le misure giuste a realizzarlo".

"Oggi purtroppo ci pare che le visioni su cosa debba essere il centro siano almeno due e contrapposte l’una all’altra - evidenziano Angeli e Vandelli -. Da un lato c’è una amministrazione comunale che, con un approccio forse troppo ideologico, vede il centro come una sorta di area museale dedicata esclusivamente a manifestazioni pubbliche, sagre ed intrattenimento, una visione che riduce lo spazio alla funzione commerciale e ne sacrifica le essenziali necessità. L’altra visione è appunto quella invece prettamente commerciale che vede nel cuore della città il principale centro commerciale urbano, che possa competere ad armi pari con Iper e centri commerciali privati sorti nelle sue vicinanze, e che per questo richiede soprattutto accessibilità, parcheggi ed infrastrutture adeguate".

Secondo gli esponenti di Progetto Liberale, "la soluzione giusta, come spesso accade, è una soluzione di equilibrio tra queste due visioni. Il centro storico della città, a nostro avviso, deve restare commercialmente appetibile e vivo, perché questa è esigenza essenziale perché il cuore cittadino non si svuoti e non divenga un quartiere dormitorio, preda di degrado e delinquenza. Al contempo il centro di una città è il suo biglietto da visita ed il suo centro di attrazione turistica e per questo deve curare anche l’aspetto estetico e dare spazio alle iniziative di aggregazione. La nostra proposta per l’accessibilità è sempre stata la realizzazione di un parcheggio interrato sotto Piazza della Libertà, come prevedeva il progetto vincente dell’unico concorso di idee fatto dal comune per quell’opera".

"Proponiamo inoltre di mantenere l’offerta di iniziative di aggregazione, come “Cesena in Tavola”, ma diversificandone di più l’offerta, dato che da tempo ormai ci si sta ripetendo troppo con sagre quasi indistinguibili l’una dall’altra. Tali sagre inoltre devono essere limitate nel tempo per non creare eccessivi disagi alle normali attività commerciali - chiosano -. Occorre infine agire sul versante della fiscalità con azioni urgenti. Progetto Liberale ha già proposto tre azioni immediate da attuare in tal senso: la riduzione dell’aliquota IMU sul produttivo, oggi ai massimi di legge, la riduzione della tassa di occupazione di suolo pubblico e la cancellazione della tassa di soggiorno. Come abbiamo già detto in passato le risorse per queste misure vanno trovate con la vendita di partecipazioni azionarie e di beni immobili comunali, anche in una fase di mercato non favorevole considerando prioritario riuscire ad alleggerire la pressione fiscale".

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