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Savignano, scintille tra i candidati alle primarie del Pd sul faccia a faccia

Scintille tra i due candidati alle primarie del Pd per la candidatura a sindaco per il dopo-Battistini, a Savignano. Il voto si terrà il 23 marzo. Filippo Giovannini e Andrea Sarti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Scintille tra i due candidati alle primarie del Pd per la candidatura a sindaco per il dopo-Battistini, a Savignano. Il voto si terrà il 23 marzo. Filippo Giovannini e Andrea Sarti, infatti, rispolverano uno dei "classici" di una campagna elettorale: il rifiuto al faccia a faccia per un confronto pubblico. Uno accusa l'altro di aver rifiutato le date e l'altro accusa il primo di aver rifiutato i moderatori scelti.

Ad andare all'attacco è Filippo Giovannini: "Ma il candidato della lista Savignano NOI ha ancora intenzione di confrontarsi pubblicamente con me?. Già 15 giorni fa abbiamo proposto alla lista "Savignano NOI" come date per un confronto pubblico il 14, il 17 e il 18 marzo. Ad oggi nessuna di queste date è stata accettata. A questo punto mi pare evidente che il confronto e il dialogo con la città per alcuni sono solo slogan o il pretesto per fare propaganda. Non ci stupiremmo - prosegue Giovannini - se saltasse fuori che il faccia a faccia lo vogliono fare gli ultimi giorni utili di campagna elettorale, dimostrando in quel caso poco rispetto per i cittadini, che hanno tutto il diritto di poter riflettere e meditare su quanto potrà emergere in quell'incontro, avendo il tempo di approfondire singoli temi anche con gli stessi candidati. Per questo motivo (oltre che per il fatto che gli ultimi giorni di campagna elettorale, come già noto da tempo, li dedicheremo ad incontrare le persone nei quartieri e nelle piazze) siamo convinti che non ha senso andare oltre il 18 marzo, perché crediamo che questo confronto abbia senso se serve a confrontare le idee e le ragioni delle due liste in campo in queste primarie. Farlo uno o due giorni prima del voto lo trasformerebbe in un duello, e trasformarlo in un duello significherebbe tradirne il senso».

Risponde piccato il contendente Andrea Sarti: "Sono scandalizzato dal questo modo di procedere di Giovannini. Noi, abbiamo chiesto a Giovanni e il suo staff di fare un faccia a faccia per esporre le idee e le proposte di entrambi, in modo che le persone potessero valutare chi dei due candidati avrebbe rappresentato la coalizione nel migliore dei modi. Per trattare con coerenza e trasparenza i temi del faccia a faccia abbiamo proposto come moderatori i giornalisti del territorio: Pasolini, Fusconi e Bucchi. Chi meglio di loro conosce il nostro paese ed è in grado di moderare un confronto? Lo staff di Giovannini, ha rigettato tutti i nomi da noi proposti, rilanciando su giornalisti cesenati; evidentemente da parte sua c’è necessità di avere moderatori “vicini” al suo staff che garantiscono un risultato non proprio equidistante. Oggi, lo stesso Giovannini, mi accusa di vigliaccheria. Non è tollerabile. La politica non è avvezza all’integrità morale e vorrei ricordare a Giovannini le parole che hanno segnato la mia vita: onestà, coerenza e rispetto. Non sono disposto a cambiare il mio modo di agire proprio ora. Credo che per rinnovare la politica serva questo, se Giovannini ritiene che i metodi con i quali sta portando avanti la sua campagna rappresentano il “cambiare passo” non posso che rimanere basito da tanta pochezza".

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