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Polemica sull'alternanza scuola-lavoro, Possibile: "Controllare sul potenziale sfruttamento"

Apprendiamo con sorpresa e rammarico che la nostra proposta di istituire un Osservatorio di vigilanza sull’applicazione dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) sia stata letta da Confartigianato Cesena come una condanna tout court"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

Apprendiamo con sorpresa e rammarico che la nostra proposta di istituire un Osservatorio di vigilanza sull’applicazione dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) sia stata letta da Confartigianato Cesena come una condanna tout court nei confronti della cosa in sé e delle aziende ed imprese che partecipano. L’Alternanza, obbligatoria, è un percorso del MIUR che prevede una formazione di 200 ore per i licei e di 400 per gli istituti tecnici e i professionali, che suddivisi in giornate di 8 ore formative diventano 25 per i licei e 50 per i tecnici e i professionali (e non 10 giorni!).

E’ un percorso formativo, non lavorativo (una “metodologia didattica”, come ribadito nella circolare ministeriale di chiarimenti del 2017). Non è però sempre così, come già più volte denunciato dai diretti interessati (sostituzione di lavoro retribuito, sfruttamento sotto il ricatto della valutazione, mancato rimborso delle trasferte, scarso collegamento coi percorsi di studio, ecc) e da Possibile a livello nazionale. Siamo sicuri che il nostro territorio non sia in alcun caso interessato da questi o altri casi? 
Anche per questo continuiamo a confrontarci con le organizzazioni studentesche.

Come Possibile, il partito fondato da Pippo Civati, abbiamo deciso di porre al centro l’istruzione tramite la campagna e la pagina Facebook “Alla base la scuola”, nella quale si raccolgono e analizzano dati, esperienze ed idee, e si elaborano proposte concrete; recentemente sono stati pubblicati i risultati di un nostro sondaggio per studenti proprio relativo a scuola e ASL.
Proprio in questo solco si iscrive la volontà di istituire nella nostra Provincia l’Osservatorio, riprendendo l’idea presentata in consiglio comunale dal Possibile Pisa. Vogliamo assicurare vigilanza  e tutela per gli studenti, che non sono lavoratori.
Siamo certi che Confartigianato svolga già questo ruolo, per quanto le compete. 

E dispiace che il caso di Rimini sia stato scambiato per motivo della nostra proposta: anche quel caso, minoritario ma non isolato, dimostra che c’è bisogno di un luogo a cui gli studenti possano rivolgersi senza pressioni, e che verifichi, insieme alle scuole, la corretta esecuzione dell’ASL. Siamo convinti che portare alla luce tutti quei casi di sfruttamento o disapplicazione o sbagliata applicazione di quanto previsto dal Ministero in tema di formazione fuori dall’aula, sia l’interesse di tutti ed fra le priorità. Sperando di aver esposto con maggiore chiarezza il nostro pensiero, ribadiamo di voler portare avanti la nostra iniziativa, confidando nel più ampio e variegato confronto, appoggio e contributo.

Possibile Forlì-Cesena

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