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Nuova bufera su Sandro Gozi: un'altra consulenza nel mirino, questa volta a Malta. L'accusa: "Manca la trasparenza"

Una nuova polemica internazionale travolge Sandro Gozi, il politico cesenate di 51 anni, ex  sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni

Una nuova polemica internazionale travolge Sandro Gozi, il politico cesenate di 51 anni, ex  sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni, dal 2014 al 2018, nonché deputato alla Camera per 12 anni (dal 2006 al 2018) e non rieletto alle ultime elezioni politiche, quelle in cui la sconfitta del Partito Democratico ha ridimensionato di molto la pattuglia dei “dem” in Parlamento (Gozi era stato candidato nel collegio della Romagna per la “quota proporzionale”, alla terza posizione, senza essere eletto). Ancora prima del suo arrivo in Parlamento Gozi è stato tra il 2000 ed il 2004 assistente politico e membro del Gabinetto del Presidente della Commissione europea Romano Prodi. E' presidente dell'Unione dei Federalisti europei. Domenica scorsa Gozi era presente alla “Leopolda”, a fianco di Matteo Renzi, avendo aderito a Italia Viva, auspicando un allineamento europeo tra Renzi e il presidente francese Macron.

Polemiche a Malta

Dopo la mancata elezione si sono accavallate una serie di polemiche che nell'ultimo anno lo hanno bersagliato, oltre che in Italia, anche a San Marino, Francia ed ora in ultimo anche a Malta. A puntare il dito contro Gozi questa volta è un'inchiesta giornalistica de 'Le Monde' e 'Times of Malta'. Molto duro anche Matthew Caruana Galizia, figlio della giornalista Daphne Anne Vella, che indagava sulla corruzione nel suo paese, trucidata come è noto due anni fa a Malta. Il giornalista, che procede nelle investigazioni della madre, ha duramente criticato la consulenza, per un importo non precisato e pagata con soldi pubblici maltesi, per Gozi, a favore del presidente Muscat, avvenuta da luglio 2018 a giugno scorso.  "Il mio ruolo consultivo a Malta si è basato su un rapporto di fiducia personale e secondo le procedure standard del governo maltese”, ha risposto Gozi al Times of Malta.

La consulenza avrebbe riguardato la gestione dei flussi migratori, ma anche il possibile passaggio del Partito Socialista di Muscat dal Pse, il Partito socialista europeo, a 'Renew Europa', il fronte politico liberale europeo animato dal presidente francese Emmanuel Macron, per il quale a sua volta Gozi è stato sia consulente che poi esponente politico, essendo stato quasi eletto in Francia con 'Reinassance - En marche', il partito di Macron, al Parlamento Europeo (il suo seggio scatterà concretamente quando si dimetteranno i rappresentanti del Regno Unito, a Brexit avvenuta). La polemica si è estesa anche in Francia, dove – come avvenuto in Italia quando è passato al servizio del governo francese – è stato accusato per il doppio ruolo al servizio di due paesi, considerato inopportuno. In particolare Gozi non avrebbe dato comunicazione ufficiale dell'incarico a Malta all'Autorità francese per la trasparenza. Tuttavia l'incarico a Malta, per Gozi, sarebbe stato interrotto prima dell'elezione e quindi non essendoci contemporaneità non ci sarebbe stato bisogno della comunicazione.

Polemiche in Francia

Diverse le polemiche da cui Gozi si è dovuto difendere nell'ultimo anno. La più grande è stata senza dubbio quest'estate quando Gozi ha assunto un ruolo  di consulente per gli Affari europei del governo francese guidato dal primo ministro Eduarde Philippe, a partire da luglio. Una scelta che ha portato a Gozi l'accusa di tradimento dell'Italia, essendo uscito appena tre mesi prima da un importante ruolo nel Governo Italiano. Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, è arrivato a chiedere la cancellazione della cittadinanza italiana per Gozi, accusandolo di portare in Francia le conoscenze riservate acquisite col ruolo governativo a Roma. Come referente per gli Affari Europei in Francia ha svolto campagna elettorale per l'elezione al Parlamento Europeo, candidato per uno scranno a Bruxelles con En Marche.

Polemiche a San Marino

Lo scorso aprile è emersa la notizia che Gozi, nativo di Sogliano al Rubicone, è stato indagato per una consulenza ritenuta fantasma, a San Marino, per 220mila euro di importo, un contratto di consulenza da parte della Banca centrale di San Marino, ritenuta però fittizia dalla magistratura del Titano. E' stato accusato di amministrazione infedele. Anche in quel caso Gozi ha parlato di “consulenza nel mio ambito tipico professionale, con l'incarico che mi è stato affidato dal consiglio di amministrazione della Banca Centrale di San Marino nel pieno rispetto delle sue procedure".

Foto imbarazzanti in Italia

Imbarazzo anche a metà agosto, quando è spuntata fuori ed è stata pubblicata una foto con Sandro Gozi, all'epoca appena 16enne, ritraente il gruppo del Fronte della Gioventù di Cesena assieme al leader del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante, assieme ad una tessera del Fronte. In quel caso Gozi lo ha spiegato come un errore di gioventù, indotto da un fraterno amico che militava nel partito di destra. La Procura della Repubblica di Forlì, infine, ha ricevuto un esposto di Francesco Minutillo, esponente di Fratelli d'Italia provinciale, contro Gozi, Minutillo lo accusa per il doppio ruolo e per aver portato "segreti italiani" in Francia.

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