Partita la petizione contro le case dell'acqua firmate Soda Stream

"A un mese - scrive Manuel Zani di Aria Fresca - dalla mozione che ho promosso, poi depositata da Aria Fresca, e dalla lettera che il BDS ha scritto al comune di Longiano, non è ancora giunta alcuna risposta diretta dall'amministrazione comunale. Sarebbero bastate due righe, o una richiesta di discussione con i promotori dell'iniziativa per cercare assieme una soluzione alternativa che consenta di installare la casa dell'acqua senza componenti prodotte da Sodastream, multinazione israeliana che trae profitto dall'occupazione dei territori palestinesi".

"Purtroppo rilevo - aggiunge - invece l'arrogante maleducazione istituzionale di Battistini, e apprendo a mezzo stampa il suo intento di proseguire ad ogni costo, derubricando il problema etico a fatto di poca importanza.
Tutto ciò mentre la stessa amministrazione organizza camminate e cene per la pace, concetto di cui si riempie la bocca, forse intendendolo come veicolo promozionale per la propria immagine. Conosciuta la decisione di Battistini, il BDS ha dato vita a una petizione on line sul sito change.org per chiedere che venerdì 27 il consiglio comunale accolga la mozione, o presenti una soluzione alternativa".

"Per ogni firma raccolta verrà spedita un'e-mail di pressione ai vertici longianesi, provinciali e regionali di Rifondazione e del Pd, e alle ditte coinvolte nel progetto: Adriatica Acque, Hera, Romagna Acque, Unica Reti. In due giorni sono oltre 300 le firme già raccolte. Non è solo un caso Longianese. E' importante vigilare perchè anche in altri comuni non vengano installati erogatori con tecnologia Sodastream".

La perizione è raggiungibile a questo link https://www.change.org/it/petizioni/no-a-sodastream-nelle-case-dell-acqua-comunali