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Napolitano bis, prime reazioni dei politici cesenati

Il clima è di incertezza politica e sociale. Giorgio Napolitano è il primo presidente della Repubblica italiana confermato per un secondo mandato. La segreteria nazionale del Pd si è dimessa

Il clima è di incertezza politica e sociale. Giorgio Napolitano è il primo presidente della Repubblica italiana confermato per un secondo mandato. La segreteria nazionale del Pd si è dimessa e intanto Grillo "marcia" su Roma raggiungendo chi maifesta il proprio malcontento per il Napolitano bis. La fedelissima consigliera stellina Natascia Guiduzzi è sul freccia rossa diretto alla capitale.

Sandro Gozi (Pd) non lascia spazio a dubbi: "Requiem sulla seconda repubblica e su questo Pd; speriamo almeno di salvare la Repubblica italiana ascoltando di più gli italiani fuori dal Palazzo". In linea Elisabetta Montesi, consigliera del Pd cesenate, ammette che... "Mi dispiace ma questa non è la sinistra che vorrei"

Enzo Latuca (Pd) si concede qualche tweet: "Napolitano è un grande statista. Prepariamoci per quelli come lui stanno finendo".

Natascia Guiduzzi rincara: "Napolitano eletto e io in viaggio verso Roma ad urlare tutta la mia rabbia..." mentre Vittorio Valletta ironizza: "La prima mossa di Napolitano dopo la riconferma: ha nominato 10 badanti!" sempre tra gli stellini Paolo Marani sfiora il turpiloquio: "Mai come oggi un partito politico è diventato l'acronimo di una bestemmia molto molto blasfema".

La bacheca del Pd di Cesena è congelata a venerdì mattina quandoil candidato era Prodi, intanto nella sede di Piazza del Popolo c'è stato un vivace dibattito tra alcuni esponenti del Pd locale e circa trenta cittadini. Commentando la folla di cittadini che si riversa davanti al Parlamento Luigi di Placido dell'Edera ha scritto: "Nella piazza davanti al Parlamento le sole bandiere sono di Rifondazione Comunista: la rielezione di Napolitano ha straordinari effetti taumaturgici". Segue a ruota il battitore libero Luca Ferrini: "Spero che sulla marcia su Roma piova tanto. Ma proprio tanto".

Paolo Lucchi ha condiviso un lungo post sulla situazione. Ne riportiamo un breve estratto: "Dopo le dimissioni di Bersani mi auguro che, con la stesa dignità utilizzata da lui, arrivino anche quelle di tutti gli altri. E' la precondizione per far ripartire il Pd dai territori, dalla gente normale, dalla capacità di saper affrontare e risolvere - con i nostri valori - i problemi di un Paese pieno di paure per il futuro. La stessa regola deve valere, naturalmente, a livello locale: anche qui, nei gruppi dirigenti (me compreso, naturalmente), dobbiamo metterci in discussione. Ripartiamo da questo per vergognarci meno di quanto non sia accaduto ieri sera, vedendo quelle 101 schede messe nell'urna da persone senza vergogna e senza futuro".

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