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Pd ai ferri corti con Borghetti: "Inaccettabile, saranno presi provvedimenti"

La segreteria del Partito Democratico è ai ferri corti con Gabriele Borghetti, consigliere provinciale e collaboratore di una lista che corre in opposizione a quella del Pd per le elezioni a sindaco di Montiano

La segreteria del Partito Democratico è ai ferri corti con Gabriele Borghetti, consigliere provinciale e collaboratore di una lista che corre in opposizione a quella del Pd per le elezioni a sindaco di Montiano. La dura censura del Pd arriva attraverso una nota della Segreteria: “Non è compito della segreteria di federazione valutare la violazione delle norme statutarie del PD e del Codice Etico, compito che spetta alla commissione di garanzia, che opera controllando il rispetto delle regole con garanzia e imparzialità. E’ però compito della segreteria una valutazione politica, che nel caso preso in esame, non può che essere di inaccettabilità, con la conseguente richiesta agli organi di garanzia di valutare in tempi rapidi il comportamento di Borghetti

Il Pd riconferma la fiducia a Fabio Molari: “Il Partito Democratico a Montiano, come negli altri otto comuni del comprensorio cesenate che andranno alle elezioni amministrative il prossimo 25 maggio, ha un solo candidato, Fabio Molari. Un candidato su cui esprimere pieno apprezzamento per l’ottimo lavoro già svolto nel suo primo mandato da sindaco, per l’impegno sempre profuso per il proprio territorio e per la collaborazione con gli altri comuni del comprensorio. Il PD, in vista delle amministrative, ha indetto e favorito la competizione interna e di coalizione mediante lo strumento delle primarie, che non sono state effettuate solo in caso di decisione unanime dei direttivi comunali interessati. Ciascun iscritto, o chiunque fosse espressione di altro partito o lista civica alleati, poteva partecipare alla selezione, senza preclusioni alcune”.

“Nel territorio si sono svolti confronti sia fra candidati PD, che fra candidati di coalizione, e in taluni comuni si è deciso all' unanimità, dopo un democratico ed inclusivo percorso. Ora, conclusa questa fase, a ridosso delle elezioni tutti gli iscritti devono fare la loro parte per supportare i propri candidati, nessuno escluso. Non è politicamente accettabile che un iscritto, e, ancor ,meno che un dirigente del PD, indipendentemente dalle sue convinzioni personali, pubblicamente contesti la scelte fatte ed ancor meno tollerabile che si proponga come collaboratore, o addirittura partecipe, di una lista concorrente a quella sostenuta dal PD, come ha fatto Gabriele Borghetti a Montiano.

Non è questione di negare la libertà di espressione o il pluralismo interno, ricchezze per il partito. Si tratta esclusivamente di rispetto politico per chi ogni giorno, sia esso dirigente o solo iscritto, si attiva per far prevalere la proposta politica del partito a cui appartiene. Si tratta di rispetto delle regole di democrazia che stanno alla base di quella unione di persone che si forma con la sottoscrizione della tessera del Partito Democratico. Si tratta di rispetto delle regole di convivenza fra donne e uomini che credono in una società democratica, che comprende anche l’appoggio alle decisioni prese”.

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