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Mille Papaveri Rossi: "L'ambientalismo di Lucchi? Solo di facciata"

"​L'ambientalismo di facciata ha un termine ben preciso: greenwashing e il Partito Democratico di Renzi e del Sindaco Lucchi lo rappresentano alla perfezione"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

L'ambientalismo di facciata ha un termine ben preciso: greenwashing e il Partito Democratico di Renzi e del Sindaco Lucchi lo rappresentano alla perfezione. 

Il Partito Democratico di Cesena ha organizza una serata sulle sfide ambientali come la raccolta differenziata, il consumo del suolo, la qualità dell'aria e dell'acqua, il risparmio energetico e i cambiamenti climatici che è quasi esilarante. 

Chi ricorda il "Decreto Sblocca Italia", con la valanga di inceneritori e trivellazioni? Chi ricorda l'astensionismo del Partito Democratico di Renzi nel referendum abrogativo contro le trivellazioni del 17 aprile 2016? A livello locale chi ricorda il recente caso delle perforazioni preventive e dei pozzi esplorativi per l'estrazione di gas e idrocarburi nel Cesenate e nel Forlivese, al momento bloccati da una levata di scudi e da una bella mobilitazione di cittadini e forze della sinistra? 

Come giudicare la scelta del Comune di Cesena, dell'Unione dei Comuni della Valle del Savio e dei comuni del Ravennate (in grandissima parte amministrati dal PD) di andare a gara di rilevanza europea (cambiar tutto per non cambiare nulla) sulla gestione dei rifiuti e non seguire i Comuni del Forlivese nella gestione in house? Avete mai sentito il Sindaco di Cesena e i partiti che lo sostengono dire una parola sugli inceneritori di Forlì o sull'iniziativa di biomonitoraggio di metalli pesanti "Difendiamo l'Ambiente con le Unghie", con la raccolta delle unghie dei bambini per studiare l'ambiente, con la preoccupazione per la presenza di ben due inceneritori nel territorio forlivese?

Chi si ricorda il caso discarica "Busca", che qualcuno voleva ampliare e che solo l'impegno di alcune forze politiche e di cittadini virtuosi ha permesso di rilevare e denunciare le criticità che poi hanno portarono alla chiusura definitiva della discarica? Chi ha notizia della Discarica di Rio Eremo e del completamento del suo risanamento e della sua messa in sicurezza? O del Cesuola, fogna a cielo aperto? Siamo certi potremmo andare avanti ancora è ancora. 

Un vero ambientalismo si occuperebbe della messa in sicurezza e della salvaguardia preventiva dei territori, della tutela del paesaggio e dei beni comuni, del patrimonio storico e architettonico. Di un grande piano per la messa in sicurezza idrogeologica e sismica del Paese. Starebbe dalla parte dei movimenti NO TRIV e per la moratoria sui nuovi progetti estrattivi riguardanti combustibili fossili e per lo stop a ogni progetto di estrazione non convenzionale, con l’eliminazione dei sussidi pubblici alle fonti fossili o ambientalmente dannose (da utilizzare per la creazione diretta di posti di lavoro nell’efficienza energetica), da investire per le energie rinnovabili, in ricerca e innovazione tecnologica. Per una legge seria per lo stop al consumo di suolo, un piano nazionale per la bonifica dei siti inquinati fondato sul principio “chi inquina paga”, per un piano di investimenti per la mobilità sostenibile e il trasporto pubblico, un radicale potenziamento della ciclabilità, con una politica di investimenti pubblici. Per una nuova politica dei rifiuti, che indirizzi la produzione delle merci verso la recuperabilità, disincentivando i prodotti non riciclabili e usa e getta, per la gestione pubblica dell’impiantistica e del ciclo di smaltimento, per la messa al bando dell’incenerimento, per investimenti su raccolta differenziata, recupero, riuso, riciclo, riduzione, realizzando la strategia “Rifiuti Zero”. Per l'acqua bene comune (a Cesena le condotte "colabrodo" e i 41 chilometri in cemento-amianto sono una vergogna) nel rispetto della volontà popolare espressa nel Referendum del 2011. Ecco questo è tanto altro per noi vuol dire fare politiche ambientali serie. Ma si sa, per alcuni partiti e i loro leader, le campagne elettorali sono occasione ghiotta per fare a gara a chi la "spara" più grossa e allora buona campagna elettorale a tutti.

Comitato Mille Papaveri Rossi

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