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Marani vs Guiduzzi, nuovo episodio della telenovela a 5 stelle

Se fosse un telefilm, di quelli a sfondo politico, questa puntata si potrebbe intitolare: "Il simbolo conteso". Nuova puntata del dissidio che vede opposti la consigliera Natascia Guiduzzi e Paolo Marani, cacciato dal movimento con un gesto giudicato dall'interessato un "editto bulgaro della zarina"

Se fosse un telefilm, di quelli a sfondo politico, questa puntata si potrebbe intitolare: "Il simbolo conteso". Nuova puntata del dissidio che vede opposti la consigliera Natascia Guiduzzi e Paolo Marani, cacciato dal movimento con un gesto giudicato dall'interessato un “editto bulgaro della zarina”. Ebbene da quanto è dato sapere Guiduzzi ha spedito una lettera all'ufficio quartieri del comune per informarli del fatto che, in poche parole, Marani non può più esercitare la carica di consigliere di quartiere con il simbolo del Movimento 5 Stelle.

Quando lo ha scoperto, Marani è salito sugli scudi definendo il gesto come “diversamente democratico”. In prima battuta la soluzione per restare in consiglio sarebbe quella di passare al gruppo misto, cosa mai successa prima e comunque subito rigettata dall'interessato che promette battaglia ritenendo la revoca del simbolo un atto illegittimo. “Resto in attesa – ha aggiunta Marani – di conoscere la data in cui si sarebbe svolta l'assemblea in cui qualcuno ha chiesto formalmente le mie dimissioni; della notifica, come da regolamento, della assemblea in cui è stato inserito in odg la discussione sulla mia espulsione. E del verbale in cui si afferma che, nella suddetta assemblea e con numero legale, si è votata effettivamente la mia espulsione. Essendo – aggiunge - tutti eventi che non trovano al momento alcun riscontro oggettivo, ritengo che il provvedimento di espulsione e ritiro all'uso del simbolo sia illegittimo”. Per questo minaccia la querela.

“Quando ho presentato le dimissioni in passato – spiega Marani – sono state respinte da una assemblea regolarmente convocata, in quanto l'atto avrebbe, per dichiarazione dei votanti, danneggiato gli interessi del movimento stesso, pur accettando la mia auto-sospensione temporanea come attivista del M5S”. Giusto per far capire lo stato di salute del M5S è utile ricordare che nel caso Marani debba dire addio il simbolo sarebbe rimpiazzato da Barbara Martini. Se non che anche lei è stata espulsa con la purga dei record del movimento cittadino. Inutile contattare la consigliera stellina che si è detta in silenzio stampa con chi scrive fino a disponibilità contraria.

Questo ennesimo battibecco avviene nello stesso giorno in cui a Cesenatico, il M5S della città della rivieraha presentato una mozione per contrastare il gioco d'azzardo patologico. Insomma così vicini eppur così lontani.

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