«Con la presente sono a comunicare che cessa, a partire dalla data odierna, la delega all'uso del simbolo “Cesena 5 stelle – beppegrillo.it, da lei utilizzato per la sua attività di Consigliere di Quartiere». Comunicazione con decorrenza immediata visto che porta la data del primo luglio. Nella lettera, firmata dalla consigliera Natascia Guiduzzi, si precisa che la comunicazione è «stata inviata dopo ampio confronto con lo Staff di Beppe Grillo, preventivamente informato e consultato».

«La invito - si legge -, qualora intendesse svolgere attività politica per il futuro a Cesena, a tenere del tutto separata e distinta in maniera evidente la sua azione politica da quella del Gruppo Consigliare Cesena 5 stelle e da quella del Movimento 5 Stelle».

La lettera si chiude con un'affermazione: “L'uso del simbolo e del nome Beppegrilloit sono concessi all'assemblea di Cesena, che ha deliberato quanto sopra”. Firmato Natascia Guiduzzi. Resta sempre l'incognita su quanto avviene in assemblea visto che i verbali non sono online e la diretta streaming non c'è. La lettera tra l'altro è stata spedita a poche ore dal Trasparenza Tour che ha fatto tappa a Cesenatico venerdì scorso; in quell'occasione il parlamentare Vittorio Ferrarese aveva rassicurato uno degli appartenenti alla “sporca ventina” di dissidenti cacciati nelle settimane scorse. “Nessuno vi può cacciare” aveva detto al palazzo del turismo.

Marani è caduto dalle nuvole alla lettura della raccomandata. Interpellato sul fatto, ha detto che la lettera è simile ad un atto intimidatorio e che il simbolo non è di proprietà della consigliera, ma di Grillo. “Inoltre – ha aggiunto - non mi risulta che l'assemblea sia stata interpellata su questo argomento quindi assume i toni di una iniziativa senza valore proprio perché è a carattere personale”. La conversazione si chiude con Marani che conferma la sua partecipazione all'attività istituzionale con il logo del M5S. Quella di Marani è una lettera sola o solo la prima di una serie? Agli attivisti l'ardua sentenza.