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"Stop invasione", la Lega Nord protesta davanti all' "hotel dei profughi"

Il luogo scelto per la manifestazione è simbolico: sul lungomare Carducci di Cesenatico, di fronte all'hotel Sintini, la struttura che mediante un bando della Prefettura ha accolto 40 profughi smistati dai porti del Sud Italia

La Lega Nord di Forlì-Cesena scende in campo contro l'operazione 'Mare Nostrum', vale a dire l'operazione nel Mediterraneo per il salvataggio dei migranti sui barconi che partono dalle coste africane. Il luogo scelto per la manifestazione è simbolico: sul lungomare Carducci di Cesenatico, di fronte all'hotel Sintini, la struttura che mediante un bando della Prefettura ha accolto 40 profughi smistati dai porti del Sud Italia.

Il presidio della Lega Nord prende il nome di “Stop invasione”. E si tiene sabato 4 ottobre alle 16. Scrive in una nota il segretario Jacopo Morrone: “La nostra protesta nasce dall'urgenza di impedire fin da subito l'arrivo di ulteriori immigrati. Perché il Paese non se lo può permettere. Calcolatrice alla mano, l'operazione Mare Nostrum costa - ad oggi - più di 273 milioni di euro. Oltre 273 milioni di euro sottratti ai nostri cittadini. Oltre 273 milioni di euro che avrebbero potuto essere impiegati per finanziare le nostre imprese, per migliorare le infrastrutture fatiscenti che collegano i nostri Comuni, per dare ossigeno alle nostre famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, per premiare chi per una vita ha contribuito allo sviluppo di questo Paese, per aiutare le giovani coppie in procinto di comprarsi casa e mandare i figli a scuola”.

Ed ancora: “Ma soprattutto ci preoccupa la mancanza di un progetto serio e concreto per il futuro prossimo di questi immigrati clandestini. Nessuno di questi babbi natale della sinistra italiana si sofferma, volutamente, sul dopo. Quale sarà la loro destinazione una volta "maturati" i tre mesi in hotel e finita la pacchia dei 40 euro al giorno? Chi li manterrà, chi darà loro un lavoro e una casa?
Di certo non il Governo, né quelle Amministrazioni, cooperative e associazioni che, lucrandoci sopra, fanno a gara per assicurare loro, temporaneamente, vitto, alloggio e altri benefit. Non saranno quindi questi soggetti a prendersi carico del futuro di queste persone perché non gli compete, non gli conviene e non ci guadagnano”.

Ed ancora: “Così, una volta finiti i finanziamenti pubblici e chiusi i rubinetti, i clandestini saranno abbandonati a loro stessi, sul territorio, senza casa e lavoro, con il rischio concreto di ingrossare a dismisura quelle schiere di disgraziati che assediano le nostre periferie più degradate, mettendo a rischio la coesione sociale e la sicurezza delle città. Oltretutto si persiste a definirli "profughi" quando profughi ancora non sono. Non soltanto perché l'iter giuridico di ottenimento dello status di profugo è complesso e selettivo, ma anche perché la stragrande maggioranza di loro non proviene da paesi in guerra o da pericoli di persecuzioni: i numeri degli status di rifugiato lo confermano, 17.489 status concessi su 191.982 richieste avanzate. Di certo, la presa di posizione della Lega Nord non riguarda specificatamente gli immigrati che alloggiano a Cesenatico piuttosto che in altri Comuni della Romagna”.

“Il problema, in tutta la sua gravità, è a monte e deve essere denunciato pubblicamente.
L'emergenza vera, infatti, è l'assoluta mancanza di una politica nazionale di lungo periodo sul fenomeno incontrollato dell'immigrazione clandestina, che si sta traducendo in un’invasione selvaggia, a cui nessuno mette un freno, per la quale nessuno dà risposte, tantomeno la sinistra che, al di là dei soliti buonismi e di sterili proclami di falsa solidarietà, non riesce ad articolare progetti credibili, che non incidano negativamente sulle nostre comunità. Nessuno, quindi, combatte contro i 40 clandestini “ospiti” dell'Hotel Sintini a Cesenatico ma contro Mare Nostrum, contro la barzelletta che il Governo Renzi continua a rifilarci che l’Italia sia il ‘paese di Bengodi’, che abbia le casse piene e i portafogli talmente gonfi da potersi permettere di mantenere i milioni di immigrati che sbarcano clandestinamente, giorno dopo giorno, sulle nostre coste. Non è così. Non solo non ce lo possiamo permettere, ma così facendo creiamo solo altra disperazione e altre frustrazioni.
E questo lo sanno i nostri giovani disoccupati (il 44, 2 % secondo gli ultimi dati Istat), le aziende del territorio strozzate dalla crisi, le famiglie che tirano a campare e le fasce più deboli, che devono digerire il boccone amaro dei 40 euro al giorno destinati agli "ultimi arrivati", mentre a loro tocca poco o nulla. Chiediamo quindi al Governo Renzi: è più generoso e lungimirante impedire l’arrivo dei clandestini, far capire loro che la situazione in Italia non è quella che credono aiutandoli piuttosto nei loro paesi, o accoglierli a braccia aperte per poi abbandonarli al degrado, scialacquando milioni di euro e creando problemi di sicurezza gravissimi?”

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