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Cesenatico, sull'ex discarica il M5S denuncia: "Falde contaminate nella rete fognaria"

E' quanto evidenzia il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, il quale rimarca che "il caso non può essere archiviato con una semplice ordinanza".

"Le aree attorno l'ex discarica in zona Valloni a Cesenatico hanno riscontrato parametri di contaminazione talmente alti che il Comune di Cesenatico e quello di Cervia dal 2012 hanno dovuto firmare un'ordinanza per "imporre il divieto di captazione e utilizzo domestico ed irriguo delle acque di falda"". E' quanto evidenzia il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Alberto Papperini, il quale rimarca che "il caso non può essere archiviato con una semplice ordinanza".

"La questione ambientale e di salute pubblica è molto più grave di quanto posa sembrare, se consideriamo anche il versamento dei percolati derivanti dall'ex discarica, direttamente nella rete fognaria e di conseguenza in mare", aggiunge Papperini. L'esponente grillino ha ripercorso i fatti: " Con delibera di Giunta provinciale viene approvato il progetto di "sistemazione e recupero ambientale sita in zona Valloni" presentato dal comune di Cesenatico. I rilevamenti effettuati da Arpat hanno rilevato contaminazione per il sottosuolo a seguito dei lavori di "sistemazione e recupero ambientale" eseguiti dal Comune di Cesenatico".

"Arpat - prosegue Papperini nella sua ricostruzione - ha rilevato nel 2006 contaminazioni dei siti sotterranei dei parametri Fe, Mn, SO4 oltre a Al e Arsenico obbligando il Comune di Cesenatico, in qualità di proprietario e gestore del post esercizio della discarica, ad effettuare ulteriori analisi al fine di confermare o non confermare lo stato di sito contaminato. Ulteriori analisi sono state commissionate dal Comune di Cesenatico che ha evidenziato come "I livelli di rischio calcolati sono superiori a quelli accettabili"; e che "Sulla base delle assunzioni contenute nelle analisi di rischio effettuate secondo le disposizioni impartite dall'ultima conferenza dei servizi il sito risulta contaminato ai sensi dell' art. 240 comma 1 D.Lgs 152/2006".

Continua il consigliere comunale: "Successivamente è stata convocata una conferenza dei servizi il 21 febbraio del 2012 con la quale è stata affrontata la "situazione di potenziale contaminazione accertata a carico della matrice ambientale acque sotterranee in corrispondenza del sito di discarica". In maniera del tutto sconcertante, la conferenza dei servizi ha rigettato le stesse analisi commissionate dal Comune: "non giudicando approvabile l'elaborato prodotto" dallo studio. Di conseguenza è stato configurato il sito come "sito non contaminato […] per tale motivo, non si rendesse necessaria la progettazione e l'implementazione di interventi di bonifica".

Papperini ricorda che "il contenuto discusso nella conferenza dei servizi ci è pervenuto grazie all'interpellanza presentata nel novembre 2013 dal gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle, nella quale avevamo richiesto informazioni sulle modalità di smaltimento dei percolati (rifiuti considerati di carattere speciali e quindi da trattare con modalità specifica) prodotti dall'ex discarica Valloni. Dalla presentazione del bilancio comunale siamo inoltre venuti a conoscenza di uno stanziamento in preventivo di 200 mila euro annui ad Hera per lo smaltimento e il trattamenti di questi percolati. La risposta dell'Amministrazione Buda all'interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle, ci ha lasciato del tutto sconcertati, nella quale si legge: "l'immissione delle acque reflue industriali provenienti dall'ex discarica Valloni, posto mortem, percolato, nella fognatura nera di via Mesolino, risulta regolarmente autorizzata con aut. 108/2012 […] parere per rinnovo autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali in fognature".

Secondo il consigliere comunale "le falde, i campi, i canali limitrofi e il mare potrebbero essere fortemente inquinati da Arsenico, boro, ferro, manganese, solfati e la cosa si potrebbe essere perpetuata per anni, con ricadute sulle falde, sugli ortaggi e il pesce che mangiamo, sulla nostra salute e su quella del nostro mare. Dobbiamo renderci conto che la nostra salute, quella dell'ambiente in cui viviamo e quella del mare, il vero motore della nostra economia, sono i principi base per il futuro della collettività e produttività".

Conclude Papperini: "Un'Amministrazione virtuosa non può limitarsi ad assegnare varianti urbanistiche, venderci propaganda con strette di mano e faccioni sorridenti. I cittadini chiedono onestà, sincerità, partecipazione, opportunità, progetti virtuosi, salute e benessere. Se come Amministratori non perseguiamo e anzi minimizziamo questi valori, allora non siamo meritevoli di rappresentare quel servizio civico di così grande onore".

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