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Liberalizzazioni, risoluzione alla Regione: serve confronto con il Governo

In tema di liberalizzazioni, l'Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza una risoluzione presentata da 18 consiglieri Pd (primo firmatario Tiziano Alessandrini) e da Gian Guido Naldi, capogruppo Sel-verdi

In tema di liberalizzazioni, l'Assemblea legislativa ha approvato a maggioranza una risoluzione presentata da 18 consiglieri Pd (primo firmatario Tiziano Alessandrini) e da Gian Guido Naldi, capogruppo Sel-verdi, che chiede alla Giunta di proporre l’attivazione immediata di una sede di confronto con il Governo per apportare il proprio indispensabile contributo ai provvedimenti che il Governo sta adottando, al fine di evitare scontri istituzionali e rendere efficaci le norme su tutto il territorio nazionale. (Astenuti: Pdl, Lega nord; contrario: Mov5stelle)

Nella risoluzione si afferma che i principi di liberalizzazione debbono essere contemperati dalla tutela dei diritti costituzionalmente garantiti di rango non inferiore al diritto di libera iniziativa economica, quali la tutela della salute e dei lavoratori, il benessere dell’ambiente materiale ed immateriale, compreso quello urbano, la tutela dei beni culturali e il diritto dei cittadini consumatori di usufruire di una offerta distributiva articolata, differenziata, efficiente. Si chiede perciò alla Giunta di ribadire e salvaguardare la competenza delle Regioni ad intervenire, anche nell’ambito dei provvedimenti di liberalizzazione, prevedendo requisiti relativi alla prestazione di un’attività commerciale giustificati dalla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, anche urbano, e dei beni culturali; viene infine ribadita la scelta strategica della Regione di collocare lo sviluppo delle medie e grandi strutture di vendita nell’ambito degli strumenti di programmazione territoriali (sia di livello comunale che di area sovra-comunale) al fine di consentire una valutazione effettiva degli impatti prodotti dagli insediamenti sull’ambiente, sulla mobilità e sul territorio in generale.

Sullo stesso argomento sono state invece respinti due documenti di indirizzo presentati dalla  Lega nord,  sottoscritte rispettivamente da tutti e quattro i consiglieri del gruppo e, nel secondo caso, da Cavalli, Manfredini e Corradi. La prima risoluzione chiedeva alla Giunta di attivarsi in tutte le sedi istituzionali e giuridiche al fine di ripristinare le competenze normative e regolatorie di Regioni ed Enti Locali in materia di commercio e di limitare quanto più possibile il rilascio delle future autorizzazioni del Dlgs 114/98, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale o di una misura correttiva da parte del Governo nazionale, al fine di contrastare lo sviluppo “selvaggio” delle grandi strutture di vendita. Nella seconda risoluzione si impegnava l’esecutivo regionale ad attivarsi in tute le sedi istituzionali e politriche per contrastare le modifiche introdotte nel decreto legge sulle liberalizzazioni.

L’Aula ha anche respinto una risoluzione di Giovanni Favia (Mov5stelle) che impegnava la Giunta ad attivarsi al fine di valutare l’efficacia del modello definito nel comune di Modena per la rotazione delle aperture domenicali delle attività commerciali e la possibilità di farsi portavoce, a riguardo, nella prossima conferenza Stato-Regioni.

 

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