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Libera Cesena: "Dramma della persecuzione dei cristiani in Iraq"

"In questi mesi, eventi drammatici stanno colpendo le popolazioni del nord Iraq e della Siria, dove si sta consumando una tragedia umanitaria di proporzioni enormi, da parte delle milizie "

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

In questi mesi, eventi drammatici stanno colpendo le popolazioni del nord Iraq e della Siria, dove si sta consumando una tragedia umanitaria di proporzioni enormi, da parte delle milizie dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante (Isil) ai danni dei cristiani e delle altre minoranze religiose. Nel nord Iraq, in particolare, i cristiani e le altre minoranze religiose sono massacrati o sono costretti a fuggire dalle loro case e ad assistere alla distruzione dei loro luoghi di culto e del patrimonio religioso.
L'avanzata dell’Isil in Iraq e in Siria, da giugno a oggi, ha causato circa 2 milioni tra sfollati interni iracheni e profughi (molti dei quali si sono diretti in Kurdistan, dove sono stati allestiti 1600 campi e centri di accoglienza; altri, si sono ricongiunti a parenti già insediati in  territorio curdo).
Centinaia di donne yazide, catturate in varie località, sono vendute all’asta pubblica ai mercati (come quello di Nakkasa a Mosul); anche donne cristiane sono state sequestrate e messe in vendita a Mosul;
La violenza, il terrore e le persecuzioni, imposti dagli jihadisti e dai fondamentalisti islamIci nei confronti dei cristiani, non sono limitati a Iraq e Siria. In paesi come Nigeria (ove agisce il gruppo terrorista islamico Boko Haram che si batte per imporre la legge coranica), Camerun, Sudan, Pakistan, Somalia ed Egitto, i cristiani sono costretti a lasciare le loro case, o vengono incarcerati per blasfemia (come Asia Bibi, ancora in prigione, o Meriam, condannata a morte ma riuscita ad espatriare), mentre le chiese vengono distrutte e i fedeli uccisi (come Shabbaz Batthi, ministro cristiano pakistano, ucciso per aver difeso cristiani perseguitati).
E’ di fronte a questo dramma che il gruppo consiliare “liberaCesena” ha inteso presentare al prossimo Consiglio Comunale del 4 settembre 2014 un Ordine del Giorno affinchè quanto accade, in luoghi apparentemente lontani da noi, non passi inosservato.
Viene chiesto al Consiglio Comunale di impegnare il Sindaco e la Giunta comunale perché intervenga presso il Governo Italiano, presso la Unione Europea e presso l’ONU, sollecitando la comunità internazionale
a fare tutto il possibile per fermare le violenze sistematiche contro le minoranze religiose, in particolare cristiani, in Iraq, in Siria e negli altri paesi islamici dove avvengono persecuzione, violenze e soprusi,
a mettere in atto tutti gli strumenti previsti dal diritto internazionale, tra cui anche il ricorso a missioni internazionali in loco, per proteggere la popolazione perseguitata o minacciata dalla violenza e per prestare aiuto concreto alle persone sfollate e riunite in campi profughi o centri di accoglienza o per coordinare l’apprestamento di nuovi ed attrezzati campi destinati a ricevere queste persone;
a prevenire ulteriori violenze e persecuzioni, cercando di assicurare il ritorno sicuro degli sfollati alle loro città e alle loro case.
Viene chiesto, inoltre, di offrire patrocinio, visibilità e sostegno a iniziative che nel territorio comunale si prefiggano di sensibilizzare sul dramma in atto e di promuovere solidarietà concreta verso le popolazioni colpite.

Gruppo Consiliare Libera Cesena

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