"Che pena infliggere a chi massacra un neonato? Questa mattina - commenta Antonella Celletti, capogruppo della Lega - ho sottoscritto, con la massima convinzione, i referendum proposti dai radicali in tema di giustizia e magistratura. Non ho firmato quello per l’abolizione dell’ergastolo, anzi sono convinta che per certi delitti non basti un ergastolo. Penso, per esempio, ai due orridi personaggi (mi rifiuto di chiamarli genitori) che hanno seviziato il figlio di tre mesi, ora ricoverato in rianimazione in un ospedale di Palermo con cranio e arti fracassati".

"Il bimbo rischia di rimanere sordo e cieco. Cosa vogliamo fare di questi individui? Non sono forse da rinchiudere e buttare la chiave? Ma la giustizia nostrana vedrete che non li metterà neppure in ‘gaglioffa’ (carcere) e fra un annetto o due questi saranno pronti a mettere al mondo un’altra vittima da massacrare. E ci sarà anche chi li giustifica. Questa gente mi fa schifo, io starò sempre dalla parte di Abele e molto difficilmente mi sintonizzerò con Caino".

"Per fortuna, si fa per dire, leggo sulle agenzie di oggi, che un imprenditore di Milano, in via anonima, ha fatto sapere all’ospedale palermitano che provvederà alle cure e al mantenimento del piccolo per tutta la vita. Spero sia vero e, in questo caso, considero questo imprenditore un vero samaritano, una persona veramente straordinaria. Altro che i soliti sepolcri imbiancati di quell’italietta che finge solidarietà a destra e a manca per pura ipocrisia e conformismo, i buonisti per convenienza, i ‘digiunatori’ da operetta".