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Laboratorio Cesena: "Città abbastanza sicura, ma si avverte un deterioramento"

Spiega una nota dell'associazione: "Tra le azioni ritenute necessarie per migliorare la sicurezza in città, coloro che hanno risposto al questionario chiedono in particolare l’aumento del controllo da parte delle forze dell’ordine"

Laboratorio Cesena, un'associazione giovanile animata tra gli altri anche dall'ex consigliere comunale Riccardo Cappelli, ha esaminato il tema della sicurezza urbana. Nelle ultime settimane era online tramite il sito del movimento www.laboratoriocesena.com un questionario per analizzare il problema della sicurezza in modo articolato, con particolare riferimento alla situazione specifica dei singoli quartieri ma anche alla percezione del fenomeno da parte delle fasce d’età più giovani della popolazione.

Rispetto alle circa 250 persone coinvolte, il problema della sicurezza risulta grave o abbastanza grave a livello nazionale per l’84%, mentre a livello locale il 58% dei cittadini che hanno risposto al questionario ritiene Cesena una città sicura o abbastanza sicura (questa percentuale sale al 65% tra gli under-40). Tuttavia si avverte un deterioramento del fenomeno della microcriminalità negli ultimi tre anni e situazioni critiche concentrate in alcune zone (es. Stazione, Vigne, Borello). I quartieri percepiti come più “sicuri” risultano invece quelli nei pressi del centro (Fiorenzuola, Cesuola, Oltresavio) oltre al Rubicone e al quartiere Al Mare.

Spiega una nota dell'associazione: "Tra le azioni ritenute necessarie per migliorare la sicurezza in città, coloro che hanno risposto al questionario chiedono in particolare l’aumento del controllo da parte delle forze dell’ordine, il potenziamento dell’attività della polizia municipale sul territorio ed il “vigile di quartiere”, la diffusione dei meccanismi di videosorveglianza. Circa un terzo dei rispondenti dichiara di essere stato vittima di un reato negli ultimi tre anni (in particolare furti in abitazione, atti vandalici, furto di auto/moto/bici, scippi, ecc) ma oltre un 20% di queste persone afferma di non aver denunciato l’accaduto principalmente per sfiducia sui possibili risultati. Si tratta di un fenomeno che potrebbe impattare sulle statistiche che attualmente paiono mostrare un generale calo dei reati segnalati".

"Gli universitari e le giovani under-35, interpellati su quanto si sentano sicuri nei vari luoghi abitualmente frequentati, hanno espresso lamentele soprattutto riguardo ai mezzi di trasporto (autobus e treni). Viene segnalata in particolare la presenza a bordo di persone “poco raccomandabili” e la scarsità di controlli. Valutate come “difficili” di sera alcune aree del centro urbano e soprattutto nella zona stazione/Cubo. Più positiva invece la percezione di sicurezza in locali pubblici, sedi universitarie e aule studio".

“La nostra iniziativa non ha certo la pretesa della oggettività né è la prima sul tema della sicurezza – dichiara Laboratorio Cesena – ma ci sembra significativo offrire anche questo punto di vista, poiché il 60% di coloro che hanno risposto al questionario ha meno di 40 anni. Il mondo giovanile certamente vede come meno grave il problema della sicurezza urbana rispetto ad altre fasce della popolazione, nondimeno evidenzia alcune criticità che devono essere affrontate”.

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