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Politica Bagno di Romagna

Ipotesi di fusione Bagno-Verghereto, il sindaco replica al centrodestra: "Serve assumersi responsabilità"

"Bisogna iniziare ad assumersi la responsabilità collettiva degli effetti che le decisioni o l’immobilismo di comodo produrranno in futuro", osserva Baccini

Continua il dibattito sull'ipotesi di fusione tra i comuni di Bagno di Romagna e Verghereto. Il sindaco Marco Baccini risponde alle esternazioni di Lega Nord attraverso il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli e Forza Italia con Alice Buonguerrieri, rappresentante del centro destra territoriale. "Vedo che i partiti che sono intervenuti sul tema sono tutti contrari alla nostra proposta - esordisce il primo cittadino -. Ciò mi conforta. Vuol dire che stiamo andando nella giusta direzione. Mi sarei preoccupato del contrario. C’è però da chiedersi però se quello che interessa veramente agli esponenti dei partiti sia il tema trattato oppure se ciò che li muove sia solo l’odore del prossimo periodo elettorale. Mi pare che la nostra comunità si trovi un’altra volta ad assistere al solito film che le forze politiche propongono ormai da 15 anni. Quello delle apparizioni elettorali".

"Se il tema della fusione interessa così tanto mi chiedo perché nessuno degli intervenuti se ne sia interessato fino ad ora - argomenta Baccini -. Non abbiamo mai visto nessuno di loro partecipare agli incontri pubblici organizzati a partire dal 2016, così come nessuno di loro si è mai visto partecipare agli incontri pubblici periodici nelle frazioni, né agli incontri tematici organizzati durante l’arco dell’anno sulle varie tematiche di rilievo. Forse è per questo che Alice non conosce i dati dell’amministrazione o i progetti già finanziati in questi 4 anni. Dopo le elezioni qui non l’ha più vista nessuno e attendiamo di vedere con che faccia verrà a fare l’ennesima campagna elettorale. Ma stia tranquilla, che a tempo debito faremo la lista della spesa. Le chiediamo però di apparire e partecipare con carta e penna".
 
“Quello che rammarica a questo punto è anche il solito metodo portato avanti, tutto spostato sul personale e mai incentrato su confronti nel merito dei problemi - continua Baccini -. E’ assolutamente demagogico e senza senso tirare in ballo questioni tra Pd e centro destra a Verghereto, nelle quali noi non vogliamo proprio entrare, così come non ha motivo di trovare fondamento il mettere in difficoltà il sindaco collega di Verghereto, che di sicuro non ha bisogno di essere protetto da nessuno e che in ogni caso ha tutta la libertà di assumere le posizioni che ritiene più garantiste per la propria comunità e che devono e verranno sempre rispettate. Si ricordi comunque che è stato anche lo stesso Salvi a votare in Unione lo studio di fattibilità".

“Se avessimo voluto mettere in crisi Salvi, avremmo sollevato la questione nel periodo elettorale di Verghereto, cosa che invece ci siamo ben visti dal farlo - ragiona ancora Baccini -. Se parlare di fusione è difficile e complicato, con questo tema mettiamo in difficoltà noi stessi, a ridosso di un prossimo periodo elettorale". "Ma riteniamo che amministratori pubblici - evidenzia il sindaco di Bagno - debbano avere la responsabilità ed il coraggio di affrontare le questioni difficili, cercando di guidare la propria comunità. Ciò soprattutto su temi che i cittadini non possono comprendere sino a fondo se non guidati e fatti partecipare. Bisogna smettere di ragionare solo per campagne elettorali e soprattutto bisogna assumersi la responsabilità delle scelte così come delle mancate scelte. E bisogna iniziare ad assumersi la responsabilità collettiva degli effetti che le decisioni o l’immobilismo di comodo produrranno in futuro".

“Allora, se questo tema veramente interessa - avanza Baccini - perché non intavolare un confronto sul merito, nella massima apertura e libertà di tenere la posizione? Le forze politiche perché non lasciano la sospensione di discussioni inutili e demagogiche e si calano nella gravità dei problemi e delle questioni che più riguardano i nostri territori? Perché non iniziano a partecipare ai momenti di confronto come parti attive?”

Attacca ancora il sindaco: "Alice, oltre ad essere scomparsa negli ultimi 4 anni, non è neppure apparsa all’incontro in cui è emersa la questione della fusione, al quale era stata direttamente invitata, così come era stato invitato Salvi e gli altri amministratori dei comuni montani dell’Unione. Non può sapere allora che l’incontro era incentrato su temi di organizzazione generale, in cui il tema della fusione è emerso nel corso della discussione. Non può nemmeno dire che razzolo male, perché dice una cosa errata. Mi chiedo perché altri temi importanti e gravi non interessino. Il problema del personale dei piccoli comuni? La gestione del territorio? Non ho sentito una parola su questi temi quando invece la problematica è attuale e grave. Forse non hanno presa elettorale?"

“Non si tratta di predicare bene e razzolare male - conclude -. Quello che serve in realtà delle nostre dimensioni è un gruppo di persone interessate, sensibili e in grado di dedicare tempo alla nostra comunità, al di là delle convinzioni politiche, che riguardano ambiti più generali e ampi. Va in questo senso l’apertura di cui ci vogliamo fare ancora una volta attori e su questo terreno siamo disponibili a confrontarci con chi si ritrovi in questa visione. Certo però che il confronto deve entrare nel merito dei temi e non sbrodolare ogni volta sul personale o su quadretti che non rappresentano la realtà, ma ne fotografano un allontanamento. Noi continuiamo a esserci, sul tavolo del merito". 

La replica di Forza Italia

Replica Buonguerrieri: "Anziché replicare in maniera agitata e convulsa alle mie dichiarazioni, Baccini farebbe meglio ad iniziare a tenere un atteggiamento trasparente nei confronti dei nostri cittadini perché è inutile che continui a fare il "verginello" della politica e del sistema partitico che contesta solo a parole ma con il quale va a braccetto tutti i giorni visto che, come tutti vedono, non muove un passo senza chiedere il permesso al suo mentore Paolo Lucchi e al Pd cesenate tanto che, nel suo comunicato, si è ben guardato dal prendere le distanze da quanto in questo senso ho affermato, puntando solo il dito sul mio disimpegno politico degli ultimi 4 anni. Basti sul punto dire che in questi ultimi anni non sono stata in consiglio comunale né ho avuto incarichi politici a cui non mi sono dedicata perché in disaccordo con la gestione bologna centrica del partito. È una questione di coerenza personale e politica che evidentemente manca del tutto in Baccini che si ostina a tentare vanamente di nascondere la sua appartenenza politica al Pd, nota a tutti, per meri fini elettorali. Se oggi, dopo i cambiamenti alle ultime elezioni, torno ad impegnarmi dovrebbe essere per lui solo di stimolo. Amministrare è difficile ma se dopo 4 anni siamo ancora solo alle (finte) critiche del sistema registro che come Comune non siamo per niente al passo con gli altri simili al nostro che sono invece, per esempio e proprio attraverso i canali politici, riusciti a reperire risorse per le proprie scuole mentre i nostri studenti sono ancora costretti dentro i container".

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