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Inquinamento, Angeli: "Peggiora coi blocchi del traffico"

"Le notizie sui frequenti sforamenti dei livelli di polveri sottili a Cesena dovrebbero aprire una riflessione sull'organizzazione e la gestione della viabilità cittadina". Lo afferma Stefano Angeli, segretario provinciale del Pli

“Le notizie sui frequenti sforamenti dei livelli di polveri sottili a Cesena dovrebbero aprire una riflessione sull’organizzazione e la gestione della viabilità cittadina. - lo afferma Stefano Angeli, segretario provinciale del Pli - E’ evidente come la qualità dell’aria in città sia ulteriormente peggiorata, e questo risulta nonostante sia da tempo stata tolta la centralina sulla via Emilia che negli anni passati dava i maggiori sforamenti, e questo non può non avere una diretta relazione con i flussi di traffico nelle nostre strade”.

“Da almeno 15 anni a Cesena l’amministrazione comunale persegue una strategia nella organizzazione della mobilità che si propone di “scoraggiare” l’uso dell’auto ponendo ostacoli e rallentamenti al flusso e rendendo difficile e costosa la sosta. Veri e propri punti critici della circolazione sono stati creati ed altri che non sono stati risolti. Come giudicare altrimenti scelte come quella di rendere a senso unico via Fiorenzuola convogliando tutto il traffico in via Costa, e mantenere questa soluzione anche in presenza di un cantiere che ha occupato l’innesto di via Costa con la via Emilia per molti mesi? Come si può giustificare altrimenti l’organizzazione del traffico della zona di via Cesare Battisti, dove tutto il traffico viene convogliato nella via Battisti e verso il semaforo del Ponte Nuovo, nonostante questo semaforo sia un intoppo di difficile superamento, trasformando nelle ore di punta la via, già sfortunata per i continui lavori alla pavimentazione, in una camera a gas. - continua Angeli - Come infine spiegare la creazione, negli anni scorsi, di un nuovo quartiere come quello dell’ex zuccherificio, la cui progettazione è costata assai cara, senza prevedere una rotonda nell’unico punto dove serviva davvero, tra via Europa e via Macchiavelli, e dove invece è rimasto un semaforo che crea code continue e che non si può rendere lampeggiante nemmeno di notte perché particolarmente pericoloso? Eppure è noto che le code, gli incolonnamenti ed il traffico lento producono quantità maggiori di smog del traffico fluido e veloce”.

“L’inquinamento dell’aria è uno degli elementi di maggiore allarme per la salute pubblica di cui il sindaco è primo responsabile, e a cui si fa fronte ormai solo con inutili blocchi del traffico a singhiozzo che hanno ampiamente dimostrato di non risolvere la situazione. - conclude - Inoltre l’azione di “disincentivazione” nell’uso dell’auto privata non ha funzionato per nulla, anche perché i servizi pubblici non sono sufficientemente affidabili da essere concorrenziali al trasporto privato ed andare in bici a Cesena, e lo dico per esperienza diretta, è ancora molto difficile e pericoloso. La cosa incomprensibile è che dopo tanti anni non si sia imparato dagli errori e non si sia corretta almeno in parte una strategia ed una filosofia di gestione del traffico che dà risultati opposti a quelli voluti”.

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