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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Grecia, Zoffoli: "Il Governo dell'Ue ripensi alla propria organizzazione"

Il parlamentare europeo Damiano Zoffoli chiarisce la sua posizione in merito a i fatti degli ultimi giorni. "Mi sembra che si stia riproponendo lo stesso paradosso a cui abbiamo assistito in occasione dell'ultimo vertice sul problema dei profughi"

“Mi sembra grave che il negoziato con il governo greco sia sfociato in questo stato di fibrillazione. Non si sarebbe dovuti arrivare a questo punto. Credo che ora ciascuno debba prendersi la sua parte di responsabilità. Nessuno può togliere ai governi che si sono succeduti in Grecia le loro colpe, ma se c’è qualcuno che ne esce con le ossa rotte è il quadro stesso della governance dell’Eurozona, che si rivela una volta di più inadeguato ai suoi compiti. Anche l’Europa deve fare un esame di coscienza". Il parlamentare europeo Damiano Zoffoli chiarisce la sua posizione in merito a i fatti degli ultimi giorni.

"Mi sembra che si stia riproponendo lo stesso paradosso a cui abbiamo assistito in occasione dell’ultimo vertice sul problema dei profughi. In quel caso abbiamo visto i governi azzuffarsi per 40mila persone da collocare in Europa (una cifra ridicola se comparata, da un lato, agli abitanti dell’UE, e dall’altro alla massa di disperati che dall’Africa subsahariana preme per attraversare il Mediterraneo); oggi vediamo l’UE in stallo su un problema che, da un punto di vista finanziario, non dovrebbe creare nessun panico: stiamo parlando di uno Stato, la Grecia, il cui Pil ammonta a una frazione minima di quello comunitario. L’UE non dovrebbe avere difficoltà a gestirlo, dimostrando quella solidarietà nella responsabilità che è il suo stesso DNA", continua Zoffoli.

"Indipendentemente dagli esiti del referendum greco, dovremo chiederci che cosa non va nella capacità di governo dell’Eurozona. Io penso che all’euro manchi un governo efficiente e democraticamente legittimato: quello che, per intenderci, ha permesso in diverse occasioni agli Stati Uniti di gestire senza drammi situazioni più gravi, come il default della California. Quello che serve all’Europa è una vera unione fiscale: un bilancio per la zona euro, finanziato con risorse proprie. Con questo strumento sarebbe possibile varare un grande piano di investimenti europei per rilanciare lo sviluppo in Grecia e nel resto del continente. È un peccato che il Rapporto dei 5 presidenti sulla riforma dell’Eurozona si limiti – come ha giustamente detto Renzi – a prospettare una semplice “manutenzione dell’esistente”. La strada per superare sfide come quella greca è l’integrazione fiscale e politica. E questo vuol dire che bisognerà rimettere mano ai Trattati”, conclude


 

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