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Futuro degli ospedali di montagna, la preoccupazione della Lega Nord

"La rivoluzione targata Tiziano Carradori - 25 presidi minori sul banco degli imputati per costi e servizi - sembra prendere il via per bocca del "collega" Lusenti. Molti i dubbi a questo punto sul futuro del nosocomio di San Piero in Bagno".

"La rivoluzione targata Tiziano Carradori - 25 presidi minori sul banco degli imputati per costi e servizi - sembra prendere il via per bocca del "collega" Lusenti. Molti i dubbi a questo punto sul futuro del nosocomio di San Piero in Bagno".

"Le nostre paure trovano riscontro nelle parole dell'Assessore regionale alla sanità Carlo Lusenti che conferma il declassamento dell'ospedale Nefetti di Santa Sofia a ospedale di comunità, dando sostanza al piano di riconversione paventato mesi fa da Carradori nel quale figurava anche il presidio di San Piero in Bagno" - non nasconde timore il Segretario leghista della Valle del Savio, Gianni Facciani, poco dopo le dichiarazioni di Lusenti sull'ipotesi di chiusura dell'ospedale di Santa Sofia, prossimo alla riconversione.

"Ciò che più ci spaventa è la conferma di un progetto di riorganizzazione delle strutture ospedaliere minori - dando vita ai c.d. ospedali di comunità - che ne ipoteca la qualità dei servizi e l'efficienza nell'erogazione delle prestazioni sanitarie" - continua Facciani che si interroga sul futuro dell'Angioloni le cui caratteristiche strutturali richiamano il Nefetti di Santa Sofia - "due ospedali di montagna speculari, con lo stesso numero di posti letto (40 ciascuno), il punto di primo intervento, la divisione di medicina interna e il reparto di lungodegenza. Se l'Assessore Lusenti ha messo le mani avanti circa la riconversione del Nefetti in ospedale di comunità, ci chiediamo se la stessa sorte verrà riservata all'Angioloni di San Piero in Bagno."

"Pur dribblando l'ipotesi chiusura, si prospetta una rivoluzione ospedaliera dei presidi di montagna che mette a repentaglio posti letto e personale infermieristico" - conclude il segretario del Carroccio che definisce il nosocomio di San Piero in Bagno "un punto di riferimento per i cittadini di tutta la vallata che va preservato senza esitazioni! Le mezze misure quando si parla della salute dei nostri cittadini non ci interessano!"

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