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Fusione tra Gatteo, Savignano e San Mauro. Riprende il percorso: "Si può fare"

"Finalmente Gatteo decide di riaprire il discorso della fusione a tre - commenta Luciana Garbuglia - Non posso che accogliere quindi con entusiasmo questa apertura"

Fusione dei Comuni a tre, si può partire. Lo confermano sia il sindaco del comune di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia che quello di Savignano Filippo Giovannini, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal sindaco del Comune di Gatteo, Gianluca Vincenzi, nella sua ricandidatura per le prossime elezioni amministrative, che include tra i suoi obiettivi di mandato, la realizzazione del comune unico, con San Mauro Pascoli appunto e Savignano sul Rubicone. Proprio Gatteo fu il Comune che alcuni anni fa si sfilò dal progetto, definitivamente naufragato anche tra San Mauro Pascoli e Savignano quando al referendum i cittadini dissero di no.

SAN MAURO PASCOLI - “Finalmente Gatteo decide di riaprire il discorso della fusione a tre – commenta Luciana Garbuglia - Non posso che accogliere quindi con entusiasmo questa apertura e dichiarare il mio impegno affinché già da oggi si possa iniziare a lavorare insieme per dare concretezza al progetto che, a mio avviso, rappresenta lo sviluppo necessario dell'esperienza già maturata nell'Unione Rubicone e Mare dai tre comuni. Una realtà quindi di oltre 40mila abitanti, con un peso specifico all'interno dell'attuale Unione a nove in cui rivestirebbe un ruolo fondamentale di capofila. Ma non basta il peso specifico a giustificare il rilancio di questa sfida e del progetto del comune unico. Della necessità della fusione tra i nostri tre comuni sono sempre stata ferma sostenitrice – spiega il sindaco – insieme rappresentiamo un territorio omogeneo, dinamico, con tutti i presupposti per un ulteriore salto di qualità. La fusione è il salto nel futuro perché ci consente di portare nella pubblica amministrazione l'elemento di innovazione e specializzazioneche ad oggi manca e che, nonostante l'esperienza dell'Unione dei servizi, non si è ancora attuata per i servizi non conferiti".

"Lavorando assieme, in questi due anni, ci siamo resi conto dei vantaggi di gestire i servizi in Unione, ma allo stesso tempo non possiamo non considerare l'eccessiva burocrazia che comporta la realizzazione dell'Ente Unione, e gli ostacoli che spesso si creano con  la moltiplicazione degli enti. In sostanza, non abbiamo apportato quella semplificazione che i cittadini ci chiedono e che noi amministratori dobbiamo perseguire", continua il sindaco. "La strada nuova per portare un cambiamento più deciso nella nostra pubblica amministrazione locale c'è, ed è quella di superare gli individualismi e dare corpo a un soggetto unico, un processo che comporti vantaggi per le singole comunità senza sminuirne le identità. Fonderci come unica via necessaria: una consapevolezza che ci accomuna, come amministrazioni di San Mauro, Gatteo e Savignano, indipendentemente dallo schieramento di appartenenza, a sostegno della bontà del progetto. Chiaramente sono anche consapevole che veniamo dalla sconfitta di quattro anni fa, quando i cittadini bocciarono la fusione tra San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone, di cui dobbiamo tenere conto. Ma mi permetto di precisare che questo progetto è completamente diverso dal passato: un'altra fisionomia, un'altra finalità, a partire dal fatto che questa volta Gatteo vuole esserci. L'obiettivo è dare risposte nuove e più efficaci ai cittadini, che ritengo ora pronti e maturi per questo salto di qualità che sono d'accordo a rilanciare".

SAVIGNANO - “Credo nel progetto “Città del Rubicone”: è adesso il momento giusto per lavorare alla creazione di un unico Comune”, aggiunge da Savignano Filippo Giovannini. “A legarci non è certo la sola vicinanza geografica, ma le stesse priorità. Stiamo portando avanti molte istanze insieme, dall'urbanistica alla programmazione sociosanitaria, basandoci sulla volontà comune di perseguire gli obiettivi andando ben oltre ogni logica di bandiera. Le necessità del territorio non hanno colore, e questo progetto è diventato ormai la nostra storia”.

Sempre Giovannini: "L'ipotesi di fusione dei nostri tre Comuni mi trova d'accordo: è un progetto di governance del territorio che non va visto solo come mera razionalizzazione: ci serve per diventare interlocutori più forti e rendere più agile ogni processo decisionale, sia nei diversi tavoli di programmazione che all'interno dell'Unione stessa. Se poi andasse di pari passo con il processo di fusione dei quattro comuni collinari ci offrirebbe davvero la possibilità di un nuovo assetto istituzionale più agile e performante”. Ma il progetto “Città del Rubicone”, secondo Giovannini, avrebbe ricadute dirette e immediate anche sul territorio: “Penso al tessuto economico, che godrebbe di omogeneità fiscale con regolamenti, tassazione e standard uguali per tutti, o alla realizzazione delle infrastrutture, finalmente sgravata da pesanti iter burocratici che ora dobbiamo sempre “moltiplicare per tre”. Tra i benefici non può mancare una sempre maggiore efficienza amministrativa. “Oltre ai tanti ambiti operativi che condividiamo perchè conferiti in Unione, abbiamo già creato ulteriori scambi tra Comuni per abbattere costi e “doppioni”. Il Rubicone può diventare da ambito periferico a realtà centrale, un vero centro decisionale. Il nostro tessuto economico lo merita e lo chiede da tempo”. 

E in riferimento al precedente progetto di fusione tra Savignano e San Mauro il sindaco ha le idee chiare: “Rispetto al 2013 le condizioni sono ben diverse, e il coinvolgimento di Gatteo è la condizione sine qua non per lanciare davvero il progetto di “Città del Rubicone”. Sono certo sia questo il futuro strategico del nostro territorio: lavoriamo insieme al progetto e siamo disposti a confrontarci con ogni realtà interessata a intraprendere questo percorso”.

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