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Fondi Europei: l’Emilia-Romagna è la seconda regione Europea per progetti Por-Fesr

Montalti (Pd): “Siamo modello virtuoso per l’Italia; dall’UE opportunità da cogliere in chiave di sviluppo socio-economico”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

"L’Emilia-Romagna è la seconda regione in Europa per tasso di selezione dei progetti – 1488 per la precisione – di imprese ed enti pubblici finanziati nell’ambito della programmazione Por-Fesr 2014-2020, il fondo dedicato a crescita economica e competitività. Il Financial Times, con una pagina speciale pubblicata il 12 dicembre e dedicata al ritorno dell’innovazione nel continente, dedica un focus all’Emilia-Romagna, definita come il motore che guida la ripresa del paese grazie a ‘forze nascoste’ quali educazione, capacità e creatività, e quella sul fronte della programmazione europea, per la nostra regione, è uno degli ambiti di maggiore eccellenza. Spesso viene messo l’accento su come in Italia sia difficile spendere in maniera rapida ed efficiente la dotazione di fondi europei destinata al nostro paese.

Per questo è importante evidenziare i casi virtuosi di gestione dei finanziamenti europei, come appunto avviene nella nostra Regione, facendo il punto anche degli altri programmi gestiti a livello regionale. Rispetto al Psr, il piano dedicato allo sviluppo dell’agroalimentare che tra tutti ha la dotazione economica più consistente, ad oggi la nostra Regione ha già programmato il 75% delle risorse disponibili, ovvero 1,1 miliardi di euro. Per quanto concerne il Fse e le politiche di welfare e formazione, su circa 400 milioni, 385 sono già impegnati. Infine, come anticipato, nell’ambito del Por-Fesr, lo strumento con cui l’Europa sostiene gli investimenti per la crescita economica e l’attrattività del territorio, è già stata individuata la destinazione del 60% delle risorse complessive che ammontano a 480 milioni.

Questi dati, tutti recentissimi, mostrano come si stiano costruendo strategie efficaci per la crescita e la competitività del nostro territorio. I fondi europei rappresentano infatti una grande opportunità per gli enti locali e le imprese, in quanto possono fare da volano a progetti ed investimenti concreti, 1 euro di finanziamenti europei attivati ne genera 7 in termini di investimenti. Proprio per questo nel Bilancio 2018 abbiamo deciso di aumentare la quota di co-finanziamento regionale da 59 a 80 milioni".

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