rotate-mobile
Politica

Fiere, Lucchi e Bulbi: "Il futuro è nel polo romagnolo"

Il sindaco di Cesena e il presidente della Provincia intervengono insieme a proposito del futuro del sistema fieristico; riconoscendo che per salvaguardare il territorio cesenate l'avvenire è in un polo fieristico romagnolo con Rimini

“Siamo ben consapevoli che per delineare il futuro delle nostre strutture fieristiche bisogna confrontarsi con un quadro ben più ampio, e cioè quello della riorganizzazione dell’intero sistema fieristico regionale, che prevede lo sviluppo di tre grandi poli: uno in Romagna aggregato attorno a Rimini, il secondo con baricentro su Bologna e il terzo attorno a Parma”.

 

Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, e Massimo Bulbi, presidente della Provincia di Forlì-Cesena, intervengono congiuntamente attorno al tema della riorganizzazione del sistema fieristico e dell’ipotesi di costruire un’unica società fieristica romagnola guidata da Rimini.

 

“Questa scelta di fondo – spiegano Bulbi e Lucchi -trova la sua ragione nella volontà di cercare, attraverso la creazione di solide sinergie territoriali, la formula più efficace per mantenere, e se possibile rinvigorire, la competitività di fronte a una crisi che ha colpito anche il settore fieristico nazionale”.

 

“Condividiamo questa impostazione perché ci pare offra gli strumenti più adeguati per raggiungere il nostro obiettivo di fondo – osservano: salvaguardare il ruolo primario delle nostre fiere come strumenti di supporto e stimolo alle imprese del territorio, e in particolare a quelle del comparto agroindustriale e avicolo. D’altro canto, vale la pena di ricordare come più volte le stesse associazioni imprenditoriali abbiano sollecitato una maggiore capacità di fare sistema da parte degli enti territoriali della Romagna”.

 

Sindaco di Cesena e presidente della Provincia ricordano che “sulla base di questi presupposti, negli ultimi mesi la Camera di Commercio di Forlì-Cesena ha commissionato uno studio di comparazione delle gestioni e dei bilanci delle Fiere di Forlì e Cesena, imprimendo così un’accelerazione al processo di avvicinamento dei due enti, per altro avviato già da vari anni”.

 

“Siamo dispiaciuti che un confronto così complesso e strategico per il futuro dell’intero territorio venga ridotto ad un mero problema di collocazione di Macfrut e Fieravicola –dicono Bulbi e Lucchi -, manifestazioni di cui conosciamo bene il valore e che nel corso di questi anni la Provincia di Forlì - Cesena, il Comune di Cesena e quello di Forlì hanno fatto di tutto per potenziare”.

 

“In particolare per quanto riguarda Macfrut, Cesena Fiera ha saputo dimostrare, grazie allo sforzo del presidente Scarpellini e del suo consiglio di amministrazione, una grande capacità di internazionalizzazione – sostengono i due massimi amministratori cesenati -, che ha imposto la rassegna cesenate fra gli appuntamenti di maggior rilievo del settore, andando ben oltre i confini europei per abbracciare l’intero bacino del Mediterraneo”.

 

“Per quanto ci riguarda, noi stiamo lavorando per rafforzare il sistema delle nostre imprese – rivendicano Bulbi e Lucchi -, costrette a fare i conti con questa durissima fase economica, e proprio con loro e con le associazioni imprenditoriali intendiamo avviare  nei prossimi mesi un confronto serio e approfondito su questo tema”.

 

“D’altro canto, lo stesso Gagliardi ci ha più volte richiamato alla necessità di far sistema in ambito romagnolo e il processo in atto fra gli enti fieristici va appunto in questa direzione – sostegnon Lucchi e Bulbi -. Tanto più sorprendente, dunque, che ora recrimini su questa impostazione, arroccandosi su posizioni arretrate e conservatrici”.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fiere, Lucchi e Bulbi: "Il futuro è nel polo romagnolo"

CesenaToday è in caricamento