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Farmaci orfani e tumore al seno, l'impegno di Laura Bianconi

Ancora in piena attività il Parlamento italiano, che prima di ferragosto deve approvare alcuni decreti come il decreto sviluppo e il finanziamento per i comuni emiliani colpiti dal terremoto

Ancora in piena attività il Parlamento italiano, che prima di ferragosto deve approvare alcuni decreti come il decreto sviluppo e il finanziamento per i comuni emiliani colpiti dal terremoto. Ma anche momento di grande soddisfazione per Laura Bianconi che proprio in questi giorni è riuscita a far passare due importanti provvedimenti: il primo riguarda l’emendamento alla spending review che tutela le aziende farmaceutiche che operano nel settore dei farmaci orfani.

“Nella formulazione del Governo - precisa Laura Bianconi – si stabilisce che le aziende farmaceutiche devono contribuire a ripianare il deficit della spesa ospedaliera, ma questo avrebbe penalizzato le aziende che producendo farmaci per malattie rare non possono contare su grandi volumi di vendita. A queste aziende che decidono di investire in un settore marginale andavano riconosciuti gli stessi benefici di cui godono le aziende che producono farmaci innovativi. Per questo ho presentato un emendamento che è stato condiviso da tutti i gruppi presenti in Senato e fatto proprio dal Governo”.

L’altro motivo di soddisfazione riguarda l’insediamento presso il ministero della salute del gruppo di lavoro che dovrà definire i criteri e i requisiti delle strutture di senologia sul modello delle Breast Unit già presenti nei paesi all’avanguardia nella lotta al tumore al seno. “Le Breat Unit – spiega l'esponente del centrodestra - sono strutture complesse in cui lavorano in sinergia diverse figure professionali, dall’oncologo. al radiologo, al senologo, al chirurgo, al personale paramedico dedicato che insieme prendono in carico la donna colpita da cancro alla mammella. Si tratta di una rivoluzione culturale, perché non dovrà essere la paziente che a seconda delle necessità si reca dai diversi specialisti ma saranno i diversi specialisti che si recano in un unico centro per visitare, operare, curare le donne a cui è stato diagnostico il tumore al seno. Quella del tumore al seno è una causa che ho sposato sin da quando sono diventata senatrice e sono veramente contenta che passo dopo passo si lavori per realizzare un’offerta sanitaria sempre più a misura delle donne”.

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