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Elezioni Politiche 2013

Elezioni, le cinque proposte del Pd per l'agricoltura

Mercoledì alle 16 presso la Sala Europa a Cesena Fiera,si terrà l’incontro pubblico “Con il Partito Democratico, per un’agricoltura al centro dell’azione di Governo”.

Mercoledì alle 16 presso la Sala Europa a Cesena Fiera,si terrà l’incontro pubblico “Con il Partito Democratico, per un’agricoltura al centro dell’azione di Governo”. Interverranno Paolo De Castro, Presidente Commissione Agricoltura Parlamento Europeo, Tiberio Rabboni, Assessore Regionale all’Agricoltura, On. Sandro Brandolini, Commissione Agricoltura Camera dei Deputati, Enzo Lattuca, Candidato PD alla Camera dei Deputati.

La proposta del Pd si sintetizza in cinque punti: "agire sulle politiche europee con una spesa pubblica europea che premi l’agricoltura di qualità, che sostenga le rese, gli investimenti e l’occupazione e che, contemporaneamente, contribuisca a minimizzarne l’impatto sull’ambiente e a migliorare la conservazione delle risorse naturali; in Italia recuperare la redditività dell’agricoltura agendo sui maggiori oneri che gravano sulle imprese italiane rispetto a quelle europee. Poi sulla frammentazione economica e commerciale dei produttori agricoli, che va disincentivata per conseguire rapporti più profittevoli con il mercato. Inoltre puntare sulla qualità e in particolare sicurezza, affidabilità, naturalità, produzioni biologiche e a minimo impiego di chimica, nutraceutica, produzioni a indicazione geografica, marchi commerciali collettivi, tracciabilità dell’origine".

Il Pd propone anche di "aumentare le risorse per la ricerca e l’innovazione. Le attuali conoscenze non sono in grado di rispondere al paradosso dei prossimi anni: la necessità di produrre più cibo e, contemporaneamente, di ridurre il consumo e lo sfruttamento di risorse naturali finite come la fertilità del suolo, l’acqua, i derivati del petrolio, l’energia, la biodiversità o, ancora, di adeguarsi, mitigandolo, al cosiddetto cambiamento climatico".

Il Pd si impegna a "garantire un flusso ordinario di risorse pubbliche per l’innovazione e ad agevolare l’investimento privato in ricerca". Infine, per i democratici "il consumo di suolo agricolo deve rappresentare l’eccezione e non la norma; bisogna privilegiare la riqualificazione urbana e il recupero del già costruito. Nelle aree di collina e montagna l’abbandono dell’agricoltura va contrastato con misure di sostegno ad una nuova agricoltura professionale multifunzionale. La conservazione delle risorse produttive va però accompagnata con una rigorosa lotta agli sprechi alimentari. Oggi il 25% del cibo prodotto nel mondo non viene consumato. Lo spreco di cibo si combatte con la sobrietà nei consumi e con reti permanenti di solidarietà tra chi produce in eccesso rispetto al mercato e gli indigenti che non accedono al mercato".

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