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Elezioni regionali, il Pdci al fianco della lista L'Altra Emilia Romagna

"l Partito dei Comunisti Italiani è presente con i suoi candidati nella lista L'Altra Emilia Romagna che si contrappone al Pd alleato di Berlusconi con il "Patto del Nazareno""

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di CesenaToday

"Domenica si vota per eleggere il Presidente ed il Consiglio della Regione Emilia-Romagna. Il Partito dei Comunisti Italiani è presente con i suoi candidati nella lista L'Altra Emilia Romagna che si contrappone al PD alleato di Berlusconi con il "Patto del Nazareno" e sostenuto dai poteri forti della conservazione. Il PD ha abbandonato ogni parvenza di partito di sinistra, solo noi siamo la Sinistra e la lista L'Altra Emilia Romagna è la nostra lista per la quale chiediamo il voto dei nostri simpatizzanti e degli elettori del popolo della sinistra. La Regione Emilia-Romagna è di nuovo sulle prime pagine per qualcosa di negativo. Definitivamente dimenticate nei 15 anni del Presidente Errani le eccellenze nei servizi, sanità in testa, tra una notizia sul dissesto idrogeologico ed un'altra sugli scandali delle multiutility e delle cooperative (Hera e Terremerse tra gli altri), ecco la vergogna del caso "spese folli in regione": 2 milioni di euro (parte delle spese effettuate in un solo anno e mezzo, oggetto dell'indagine) contestate a quasi tutti i consiglieri  e a 18 del Pd che hanno speso da soli circa metà della somma, compreso l'attuale candidato alla Presidenza, quel Bonaccini la cui posizione, diversamente da quanto riportato dalla stampa, non è stata affatto archiviata (la decisione dovrà prenderla il giudice).

Quanto ad Errani, non è parte di questo filone di indagine, ma basta ed avanza la sentenza di condanna per aver messo in atto falsità sue e dei suoi collaboratori per coprire la truffa del fratello. E generalizzati sono i favoritismi personali e gli sprechi soprattutto nella sanità oggetto della recente indagine e dei sequestri di documenti ad opera dei carabinieri nelle sedi delle ex Ausl romagnole. Il bilancio regionale per oltre il 70% riguarda la sanità e noi ci impegnamo con i nostri candidati a batterci contro la creazione dell'Ausl unica di Romagna, frutto della mancanza di gestione democratica della sanità pubblica, e chiedendo di affrontare subito alcuni problemi fondamentali. Il primo è quello delle lunghe attese per le prestazioni sanitarie che oggi, in tempo di grave crisi, è reso ancor più drammatico per i ceti più deboli che spesso rinunciano a curarsi, mentre si rafforza la sanità privata grazie a chi se lo può permettere.

Lo abbiamo già affermato, il problema si risolve solo creando una sanità totalmente pubblica con tutto il personale sanitario a tempo pieno e tagliando il finanziamento alla sanità privata che ora sta prosperando come non mai. Un secondo problema è quello degli sprechi, invece di ridurli per investire nei servizi si fa l'opposto! Cosa si aspetta a rescindere l'esoso contratto d'affitto del Laboratorio Unico si Pievesestina da noi più volte denunciato? Ad una nostra interpellanza al Comune di Ravenna in cui si chiedeva il costo reale della gestione del Lab. Unico che sospettiamo essere esageratamente elevato, non è stata data una risposta pertinente, si vuole nascondere una realtà spiacevole? Inoltre noi comunisti proponiamo la creazione di un Servizio di Cure dentarie gratuito per le fascie sociali più deboli quali gli anziani ed i bambini e lo sviluppo del Centro per la riabilitazione a Cesenatico quale punto di eccellenza per tutta la Romagna. Una battaglia per una sanità pubblica efficiente, contro il finanziamento alla sanità privata, una lotta agli sprechi contro i tagli degli organici e dei servizi ed i processi di privatizzazione, queste sono le nostre priorità".

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