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Elezioni, la Lega riparte da Borello: "Luogo simbolo dei rischi dell'immigrazione"

La Lega ha voluto presentare i suoi candidati alle elezioni del 4 marzo in un caffè di Borello. "Borello perché per noi è diventato un simbolo"

La Lega ha voluto presentare i suoi candidati alle elezioni del 4 marzo in un caffè di Borello. "Borello perché per noi è diventato un simbolo - ha spiegato Jacopo Morrone, segretario della Lega Nord Romagna e capolista del collegio plurinominale dell'Emilia Romagna alla Camera, collegio in cui si viene eletti su base proporzionale - Qui, l'anno scorso, i cittadini si sono ribellati alla politica sull'immigrazione dell'accoglienza  diffusa, voluta tanto dal centrosinistra, e che, oltre ad aver portato tanti disagi agli abitanti, ha fatto arricchire le cooperative di sinistra".  

Insieme a lui, al tavolo delle presentazioni, Antonella Celletti, ex consigliere comunale della Lega a Cesena, Ombretta Farneti, capogruppo di Mercato Saraceno Cambia ed esperta dei temi relativi alla montagna, e Carlo Amaducci. 

Dopo l'appello al voto di Antonella Celletti ("ora più che mai è importante che anche i giovani diano il loro contributo per risollevare un'Italia in piena crisi") si sono ribaditi i cavalli di battaglia della Lega: valorizzazione della montagna affinché non si distrugga completamente una risorsa fondamentale all'economia italiana, innovazione tecnologica, fiscalità più leggera, bloccare l'aumento dell'Iva, la possibilità di chiudere i crediti nel confronti dell'amministrazione pubblica, no all'Imu sulle prime case, una programmazione seria con determinati contributi affinché le giovani coppie possano tornare a fare figli, ristabilire i voucher che in una terra come la Romagna erano molto utili (agricoltura e turismo), formazione scuola lavoro, e soprattutto una politica solida e decisa sull'immigrazione. 

Quindi cosa fareste voi con gli immigrati? "Bisogna rendersi conto che non si può portare l'Africa in Italia, non ci sta. Quindi, prima di tutto, secondo noi, gli irregolari vanno rimpatriati realmente, non lasciati a vagare nel nostro Paese - ha spiegato Morrone - Quando arrivano coi barconi bisogna intensificare i controlli già agli sbarchi e, verificando immediatamente chi può avere lo status di profugo e chi no, si fa una prima scrematura. Chi non ha lo status di profugo (e noi sappiamo che è il 95% di quelli che sbarcano) viene rimpatriato. E poi bisogna sedersi a un tavolo e iniziare finalmente a progettare una politica seria di aiuti sul posto, nei vari Paesi da cui scappano per problemi legati non alla guerra ma alla mancanza di lavoro e alla fame". Questi i candidati: al Plurinominale (zona Cesena) Jacopo Morrone, Samatha Gardin (segretario provinciale Lega Ravenna), Bruno Angelo Galli (segretario provinciale Lega Rimini) e Vallì Cipriani (sindaco Montefiore Conca). Uninominale Simona Vietina (Forza Italia), Samantha Gardin, Elena Raffaelli (assessore comunale di Riccione) e Andrea Cintorino (segretaria provinciale Lega Forlì-Cesena). Per il Senato Massimiliano Alberghini. Per il Plurinominale Emilia Romagna, Lucia Borgonzoni, Maurizio Campari, Maria Orsola Marabini e Roberto Biondi di Modigliana. 

"Vorrei far notare che le persone che candidiamo sono quasi tutte del territorio - conclude Morrone - non ci sono paracadutati da chissà dove. Sono candidati che conoscono il territorio e, se andranno a Roma, lo rappresenteranno con orgoglio, occupandosi di tutto quello che non va e valorizzando le eccellenze". 

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