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Verso le elezioni, Fabbri: "Contro i poteri forti, io populista? No, semmai rivoluzionario"

Davide Fabbri è uscito con i primi 100 aderenti di "Cesena in Comune" pronto per la corsa alle amministrative 2019. E non è finita qui, in serbo ha una campagna elettorale serrata e incalzante

Davide Fabbri è uscito con i primi 100 aderenti di "Cesena in Comune" pronto per la corsa alle amministrative 2019. E non è finita qui, in serbo ha una campagna elettorale serrata e incalzante, che non lascerà nulla al caso e alle intenzioni. 

Nei primi 100 sostenitori ci sono personaggi noti a Cesena? 

"Gli aderenti alla Lista civica "Cesena in Comune" sono persone che condividono con passione e determinazione il programma che intendo portare avanti.Ci sono persone di spessore, dotate di intelligenza e sensibilità sui temi di interesse collettivo. Farei torto all'intero gruppo se citassi qualcuno di loro. Basta osservare l'elenco: vi è l'intero direttivo del Comitato Difesa Risparmiatori Cassa di Risparmio di Cesena, tante intelligenze diffuse del mondo del lavoro (medici, insegnanti, liberi professionisti, imprenditori, operai) al servizio della comunità".

Sono tanti 100 nomi sostenitori, già collocano "Cesena in Comune" più in alto di tanti partiti blasonati a livello nazionale, se si facesse una graduatoria in base al numero di aderenti o militanti presenti a Cesena (per esempio Lega, M5S e Forza Italia). Pensa che se ne aggiungeranno altri? Previsioni sull'esito delle elezioni? 
"E’ presto per le previsioni, ma sono tante le dimostrazioni di stima e supporto che si aggiungono quotidianamente.  In ogni caso non è per correre con questi altri partiti che ci presentiamo alle amministrative di maggio 2019. Nel giro di qualche giorno, renderemo pubblico il secondo elenco di ulteriori 100 sostenitori della Lista e della mia candidatura a sindaco". 

Lei usa spesso questo slogan: "Contro i poteri forti". Ma non c'è un potere che le piace? E comunque per governare il potere bisogna gestirlo...come concilia le due cose? Non pensa che sia un atteggiamento un po' populista? 

"Nient’affatto populista, semmai rivoluzionario, perché è proprio il concetto di potere che vogliamo ribaltare. C’è una sostanziale differenza fra amministrare una città e gestire il potere. Non si tratta quindi di conciliare ma di dialogare".

Secondo lei basta essere amico di uno che ha potere per essere corrotto?
"Certamente no, ma le inchieste di blogger indipendente che porto avanti da tempo le ho sempre basate rigorosamente sui fatti e sulla lettura delle carte. Chi ha tentato di intimidirmi con querele temerarie, ha sempre perso in tribunale".

Come la vede la sua città? Tre cose buone che vorrebbe fare subito. 
"Riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico e delle periferie, da cui dipendono temi come la socialità, il commercio e la sicurezza. Politiche sociali, dell’abitare, della scuola, più eque ed attente ai bisogni reali dei cittadini. Politiche ambientali, sia rurali che cittadine, mirate ed incisive, stop al consumo del territorio, miglioramento della viabilità, recupero degli edifici sfitti".

Si sente più a sinistra o più a destra? O più al centro? 
"Sono un uomo libero e indipendente. Mi sento un cittadino che ama la sua città, la giustizia sociale e la politica con la P maiuscola. Che non deve più abdicare ai centri di potere economico". 

Se dovesse schierarsi in un ipotetico ballottaggio tra Cinquestelle e Pd, con quale si schiererebbe? 
"Sono onesto. Non posso rispondere a questa domanda, poiché l'ipotesi, secondo me, e' completamente campata per aria". 

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